• QUESTO E' IL SOLITO NAPOLI DI REJA •

29/10/2006

(VINCENZO LETIZIA) - Chi si meraviglia oggi che il Napoli gioca male, evidentemente non lo ha mai visto giocare lo scorso anno. In un campionato, dove gli azzurri erano nettamente superiori rispetto a tutte le altre compagini di C, la squadra di Reja non ha mai dato l’impressione di possedere un organizzazione di gioco all’altezza, schemi oleati, una personalità da grande. Unica cosa che era sembrata la più affidabile, era stato il modulo, il 4-4-2 che garantiva una buona copertura di tutto il terreno verde e sufficienti soluzioni in fase offensiva. E cosa ti combinano “il gatto e la volpe” Marino-Reja? Mutano l’unica cosa che aveva funzionato, per imbattersi in un’avventura che poche possibilità di riuscita aveva. Innanzitutto, perché il marcato portato avanti da Marino era sembrato subito ai più, ma soprattutto a noi di PianetAzzurro, assolutamente carente per poter pensare che le cose potessero poi funzionare. Mancano ancora un terzino sinistro ed un regista di centrocampo, ed infatti, il Napoli sta pagando caro anche questo. Si dice che a gennaio arriveranno Giallombardo ed Italiano, ma il Palermo che a suo tempo pretese la A acquistò gente come Toni, Grosso e Corini…
Ma l’errore più grande è stato a nostro modesto avviso confermare Reja che già aveva mostrato nei quasi due anni di permanenza a Napoli sensibili segnali di inadeguatezza. Si diceva, il Napoli comunque fa risultati… Certo, è facile farli quando si incontrano le squadre meno forti della categoria, eppure, di contro, diremmo che a nostro avviso la compagine azzurra ha perso per strada molti, troppi punti preziosi contro formazioni obiettivamente mediocri. Basti pensare alle mancate vittorie con la Triestina, con il Vicenza, con l’Arezzo e l’Albinoleffe. Cosa succederà adesso che i partenopei incontreranno la Juventus, il Genoa ed il Bologna?
I tifosi hanno l’impressione che voler mantenere Reja sulla panchina del Napoli a dispetto dei santi, porterà solo a sciagure. La storia ricorda quella di Ventura che fu tenuto sulla panca azzurra a far danni reiteratamente, fin quando poi fu difficile recuperare il campionato.
De Laurentiis ci dicono, non tollera più il gioco della sua squadra, altri due passi falsi potrebbero costar caro al tecnico goriziano, ma partiamo dalla considerazione iniziale: era proprio il caso di confermare Reja i cui pregi e difetti già erano ampiamente conosciuti?
 

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