(EDUARDO
LETIZIA / foto di Felice De Martino) -
Tre punti sfumati in pieno recupero oggi per
il Napoli, alla fine di una gara
rocambolesca, durante la quale gli uomini di
Reja si sono fatti agguantare in ben due
occasioni dalla squadra fanalino di coda del
campionato cadetto.
Eppure nella prima frazione di gara la
partita sembrava essersi bene per gli
azzurri. La rete di Bucchi al 14° minuto
pareva prospettare una gara in discesa per
la compagine partenopea. Invece la partita
nella ripresa ha preso una piega differente.
Nei primi 45 minuti Reja ha mandato in campo
il suo Napoli con il solito modulo, il
3-5-2, rinunciando all’ipotesi di tridente
con Bucchi, De Zerbi e Pià, ipotizzata alla
vigilia, affidandosi alla coppia d’attacco
Bucchi-De Zerbi, vista la squalifica di
Calaiò, e scegliendo Giubilato come
sostituto di Domizzi, schierato centralmente
con conseguente spostamento sul
centro-sinistra di Maldonado. L’impatto alla
gara con questo schieramento è stato
abbastanza positivo, vista anche l’ottima
vena di Bogliacino, autore di una serie di
ottime giocate sulla trequarti, ed in virtù
di un De Zerbi che, seppur a tratti, quando
decideva di rendersi pericoloso risultava
sempre un cliente scomodo per la difesa
aretina. Inoltre la squadra riusciva in più
occasioni a giungere pericolosamente sul
fondo per effettuare cross, non sempre
precisi, per la testa di Bucchi e proprio in
una occasione del genere giungeva la rete
dell‘ex bomber del Modena, imbeccato
perfettamente da un cross dalla destra di
Dalla Bona, unica occasione, peraltro, nella
quale il biondo centrocampista ex Milan ha
dato prova tangibile della sua presenza in
campo. Al rientro in campo nella ripresa
Reja decide infatti di sostituire Dalla Bona
con Montervino, sia per la prova, ancora una
volta, scialba del numero 24 azzurro, sia
per inserire un giocatore più adatto alla
fase “distruttiva” in campo.
L’atteggiamento degli azzurri è però mutato.
I ragazzi di Reja sembrano infatti appagati
dalla rete realizzata nel primo tempo e non
riescono più ad esprimersi sui livelli dei
primi 45 minuti, fino a che non giunge a
scuoterli la rete su punizione di Bondi. Da
quel momento Reja decide di cambiare il
modulo della squadra facendo entrare Pià in
luogo di Gatti, passando quindi ad un 3-4-3
con il tridente Pià-De Zerbi-Bucchi. Anche
questo accorgimento non riesce però a dare
la spinta adatta al Napoli per il sorpasso.
Cosicchè, a pochi minuti alla fine della
gara, Reja decide di mandare in campo il
Pampa Sosa al posto di Cannavaro. Il modulo
del Napoli si tramuta così in un 4-2-4 con
le due torri, Bucchi e Sosa, coadiuvate da
Pià sulla sinistra e De Zerbi sulla destra.
Proprio da quest’ultimo giunge il cross per
la testa del solito Sosa che fissava
momentaneamente il risultato sul 2-1.
Quando ormai la partita sembrava chiusa
arriva al 46° la rete di Volpato, lasciato
colpevolmente da solo nell’area di rigore
napoletana. In occasione di questa rete è da
sottolineare la bella giocata di Floro
Flores, autore del cross, su un ingenuo
Giubilato, ma soprattutto l’incomprensibile
assenza in fase di difesa di e Savini, del
tutto scomparso dalla scena, che aveva
costretto Giubilato a scalare su Floro Flore
a sinistra e aveva causato la presenza in
area dei soli Grava e Montervino, che di
certo non saranno ricordati nella storia del
calcio per le loro qualità aeree.
In conclusione merita ancora un plauso il
Pampa Sosa. Chissà che un giorno Reja non si
decida a schierarlo dal primo minuto… Noi ci
speriamo…