5/1/2006
(EDUARDO LETIZIA) - Non inizia nel
migliore dei modi questo 2006 per
gli azzurri di Reja. A dire la
verità, nei primi minuti, il match
sembrava essersi incamminata sulla
strada di una facile vittoria, dopo
la bizzarra rete di Capparella,
passati appena tre minuti dal
fischio d’inizio, invece, nel corso
della gara, il Napoli non ha saputo
tenere in mano le redini della
partita, limitandosi a prestare il
fianco ai seppur non irresistibili
attacchi avversari. Al Napoli di
oggi sono mancate parecchie cose. In
primis si è rivelata assai deleteria
la contemporanea assenza dei due
titolari a centrocampo, Montervino e
Fontana. Senza i due sono venute a
mancare sia le preziose geometrie
del regista ex Fiorentina, sia la
carica agonistica e gli inserimenti
dell’insostituibile capitano. I due
sostituti, Amodio e Montesanto, sono
due giocatori molto simili e nessuno
riesce a garantire buona qualità in
fase di impostazione di Fontana o la
grinta e la corsa di Montervino…
Poteva magari essere presa in
maggior considerazione la
candidatura di Fabio Gatti nel ruolo
di play-maker, ma evidentemente il
mister goriziano non ha affatto
fiducia dei mezzi del giovane
centrocampista.
Tutt’altra storia invece per
l’attacco. Seppur al gran completo,
oggi il reparto avanzato azzurro non
ha affatto lasciato segno alcuno
sulla gara. Calaiò, tra i tre, è
stato quello che ha tentato
maggiormente di mettersi in mostra,
ma con risultati spesso
sconfortanti. Pià ha vagato senza
meta per il fronte offensivo senza
toccare quasi mai palla. Il Pampa
Sosa, da parte sua, entrato nella
ripresa, si è trovato quasi sempre
da solo a fronteggiare l’intera
difesa avversaria, mal supportato
dai compagni ed impossibilitato nel
favorire la squadra con il suo gioco
di sponde.
Il più in forma di oggi è parso
senza dubbio Capparella che,
soprattutto nel primo tempo, è stato
l’unico a fare un po’ di possesso
palla ed ad impensierire, con
qualche giocata sulla destra, la
difesa del Grosseto.
In parte salvabile anche la difesa
che, fino a cinque minuti dalla
fine, non aveva mai fatto correre a
Iezzo grandi pericoli. Peccato per
quel grave errore nel finale di
Montesanto che ha regalato il rigore
agli avversari ed ha strappato dalla
classifica del Napoli due punti che,
se avrebbero fatto fare ai
partenopei un bel salto in avanti,
allungando a più otto il distacco
dalla seconda, probabilmente, per
quel che si è visto in campo questo
giovedì, non sarebbero stati
meritati.
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