14/5/2006
(EDUARDO LETIZIA) - Nell’andata
della Coppa Macalli (così definita
almeno dai tifosi azzurri) Reja
decide di portare avanti i suoi
esperimenti, utili per inculcare nei
giocatori quello che sarà il nuovo
modulo che verrà adottato il
prossimo torneo, il 4-3-1-2.
Rispetto all’ultima di campionato la
formazione odierna presentava delle
innovazioni, ovvero lo spostamento
di Bogliacino nel ruolo di
suggeritore dietro le punte e
l’inserimento di Montesanto come
centrale del trio di centrocampo. I
risultati non sono stati esaltanti.
Nel nuovo ruolo l’uruguaiano ha
infatti, tutto sommato, deluso, non
riuscendo quasi mai a rendersi
pericoloso ed evidenziando anche un
calo fisico, comprensibile però
considerando il fatto che Bogliacino
è stato il più presente in
campionato tra i partenopei. Per
quanto concerne il centrocampo era
logico non aspettarsi dal buon
Montesanto le giocate proprie di un
vero regista, per questo ci sarebbe
magari Fontana, ma evidentemente
Jimmy da tempo non è più considerato
parte integrante di questa rosa. Per
il resto si sono discretamente
comportate le due mezz’ali
Montervino ed Amodio, anche se
quest’ultimo pare alquanto fuori
ruolo nella zona del campo in cui
viene ultimamente impiegato da Reja.
Notazioni moderatamente positive
giungono invece da difesa ed
attacco. I quattro difensori
schierati oggi si sono infatti ben
comportati a dispetto di un
avversario ostico. Tra questi è da
mettere in risalto la prova dei due
terzini Grava e Lacrimini, che con
questo nuovo modulo hanno potuto
esaltare maggiormente le loro
qualità in fase di spinta. In una
stagione difficile, questa è la
seconda prova positiva consecutiva
dell’ex terzino sinistro della
Sangiovannese che, chissà, potrebbe
rivelarsi un’utile alternativa anche
per il prossimo campionato.
Un altro azzurro che non sta vivendo
un’annata esaltante è il brasiliano
Iniacio Pià che però oggi è sembrato
più vispo rispetto alle sue ultime
uscite ed insieme a Calaiò ha creato
questa domenica parecchi grattacapi
alla difesa avversaria, anche se i
due sono stati un po’ carenti dal
punto di vista della concretezza
sotto rete, sprecando numerose palle
gol.
Una partita d’andata tutto sommato
ben giocata dal Napoli, considerando
i diversi stimoli delle due squadre.
Starà ora al campo del San Paolo
decretare chi sarà il vincitore di
una coppa che per il Napoli
rappresenta più che altro un
malvoluto souvenir del più brutto
viaggio della sua storia.
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