• OBIETTIVO NAPOLI: ATTACCO DEVASTANTE, TROPPI BUCHI IN DIFESA •

9/9/2006

(ARTURO MINERVINI) - Che fosse un Napoli dalla trazione anteriore lo si era detto durante tutta l' estate (considerata anche la campagna acquisti) e lo si era capito nelle prime uscite stagionali tra amichevoli e Coppa Italia. La conferma è arrivata all' esordio in campionato contro il Treviso con un Napoli capace in ogni momento di far male alla squadra di Bortoluzzi ma che allo stesso tempo subito in difficoltà quando viene attaccato. Terrificante il tridente del Napoli, con De Zerbi e Calaiò a svariare sul tutto il fronte offensivo e con Bucchi pronto a colpire al primo pallone buono in area di rigore. Parte male il campionato degli azzurri che nel primo tempo soffrono l' inferiorità numerica a centrocampo e le difficoltà di Bogliacino ad entrare nel ritmo partita. Senza il suo regista gli azzurri si affidano a Roberto De Zerbi, vera luce degli undici di Reja. Dal piede dell' ex Catania partono tutte le azioni più pericolose del Napoli: è suo l' assist per la zampata di Bucchi, è sua la verticalizzazione per Grava da cui scaturisce il raddoppio azzurro. Se l' asse De Zerbi Grava funziona alla grande il Napoli conferma ancora una volta una sua grossa lacuna: Savini non è il miglior interprete nel ruolo di terzino sinistro in particolare in un modulo, il 4-3-1-2, dove la spinta dei difensori risulta fondamentale per non rendere il gioco troppo prevedibile. Non è un caso se nei primi 45 minuti il Napoli giochi esclusivamente sulla destra, con la duplice conseguenza di facilitare al Treviso la copertura e togliere dal gioco Dalla Bona isolato sul centro-sinistra . E non è un caso se la fluidità del gioco migliori nella ripresa, quando De Zerbi si sposta sulla sinistra. Tra tante note positive, vi è anche una “stecca” nella gara di oggi: il reparto difensivo. Molto male Cannavaro che perde Beghetto nella prima rete trevigiana, ma più in generale è l' intero reparto che non sembra dare quelle garanzie che Reja sperava. Da rivedere anche l' approccio alla gara per un Napoli che rischia di perdersi in inutili leziosismi e smarrire la giusta concentrazione. Riaprire una gara praticamente archiviata per due dissattenzioni nel giro di sessanta secondi non è da grande squadra. Fortunatamente il gioiello di Dalla Bona ha spazzato via ogni timore a dimostrazione delle grandi individualità della squadra. In ogni caso ci sarà da lavorare molto su questo aspetto ma con quei tre lì davanti, vi assicuro, se ne vedranno delle belle.
 

 

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