(EDUARDO
LETIZIA) - C’eravamo davvero vicini… La
rete di Simon, attaccante del Piacenza, ha
messo fine, o quanto meno ha rimandato, i
sogni di gloria dei napoletani. La rete nel
finale nel Mantova, contro il Genoa, ha
rimesso poi ogni sentenza alla gara di
domenica prossima tra Genoa e Napoli,
investendola di un significato, di un
fascino e di un’importanza eccezionali.
Oggi il Napoli, da parte, sua ha svolto in
pieno il suo dovere vincendo contro il
Lecce. Una vittoria nel suo stile, manco a
dirlo per 1-0, senza strafare e senza
entusiasmare, semplicemente vincendo, come
doveva essere. La squadra non ha mostrato
nessun cambiamento dal punto di vista del
gioco. L’unica nota divergente dal solito è
stata la buona prestazione, contro i suoi ex
compagni, di Erminio Rullo sulla sinistra,
che sostituiva l’indisponibile Savini. Per
il resto il Napoli si è, come al solito,
affidato alle giocate di Bogliacino per
apportare pericoli alla retroguardia
pugliese. L’uruguayano è stato infatti
quello che più di tutti, attraverso i suoi
lanci e le sue giocate, ha tentato di
accendere la luce nella manovra azzurra,
andando anche molto vicino alla rete in un
paio di occasioni. Il suo rientro è stato
quindi subito positivo e, si spera, lo possa
essere ancora di più domenica prossima.
Fondamentale, però, sarà soprattutto un
altro fattore che anche oggi ha fatto la
differenza per il Napoli, considerando che
gli azzurri avranno il vantaggio di poter
anche puntare al pareggio la prossima gara,
la difesa. Anche oggi infatti i difensori
azzurri, Cannavaro e Domizzi in particolare,
sono risultati tra i migliori in campo,
donando sicurezza all’intero reparto e non
disdegnando, soprattutto l’ex sampdoriano,
di fornire supporto in fase offensiva.
Una grande difesa, un centrocampo granitico,
ispirato dalle giocate di Bogliacino, e
l’attacco spronato dalla grinta del Pampa
Sosa e dalla vena realizzativa del bomber
Calaiò; queste saranno le armi su cui il
Napoli, ancora una volta, dovrà puntare per
uscire vittorioso dalla battaglia sportiva
di Genoa.
Alla fine di questa giornata gli uomini di
Reja si trovano, dunque, inaspettatamente al
secondo posto, scoprendo di dover mutare i
propri obiettivi. Adesso il traguardo più
alla portata degli azzurri sembra arrivare
secondi davanti al Genoa, non più guadagnare
i dieci punti sulla terza. Chi sperava
perciò in una gita di piacere a Genoa la
settimana prossima sarà rimasto deluso. I
risultati odierni però ci regalano (regalo
non so quanto gradito) una sfida
sensazionale, la finale di Champions League
o del Mondiale per noi tifosi azzurri. Uno
scontro diretto per la promozione in A che
stabilirà senza appello chi tra Genoa e
Napoli meriterà l’accesso diretto nel
Paradiso del calcio italiano. Una sfida che
metterà di fronte le due squadre più forti e
le piazze più importanti di questo
campionato (la Juventus è da sempre stata
fuori concorso). Il Napoli si presenta a
questo impegno con il vantaggio psicologico
di essere la seconda in classifica e con
l’agevolazione di poter puntare anche al
solo pareggio per riprendersi la A. La
massima serie conquistata in questo modo,
siamo sicuri, farebbe impazzire di gioia i
tifosi partenopei anche maggiormente
rispetto all’eventualità che essa fosse
arrivata oggi. E’ chiaro che in caso di
disfatta (avanti con gli scongiuri) la mente
non potrà non ritornare al palo colpito a
tempo scaduto dal Vicenza che avrebbe
spedito matematicamente gli azzurri in A.