• UN NAPOLI UN PO’ DELUDENTE ABBANDONA L’IDEA 2°POSTO •

17/4/2005
(Michele Caiafa) – Ci risiamo. Il Napoli fuori casa è riuscito a raccogliere molto poco rispetto a quella squadra che in casa è un vero ciclone (11 vittorie su 15 match disputati al San Paolo e soprattutto ci sono state tutte vittorie nella gestione Reja). E’ vero che questa settimana che ci ha portato alla gara di oggi pomeriggio è stata davvero particolare, sia per la questione su quale campo far disputare l’incontro odierno (sappiamo in settimana tutta la confusione fatta dalla prefettura di Frosinone e dallo stesso Sora) ma soprattutto per i ripetuti infortuni capitati in settimana ad alcuni uomini del reparto offensivo del Napoli molto importanti, vedi Capparella, giocatore molto pimpante nell’amichevole settimanale a Palma Campania e soprattutto il Pampa Sosa, calciatore che abbiamo soprannominato “Provvidenza” (ricordate Daniele Massaro?) per la sua capacità di entrare sul terreno di gioco e realizzare goals decisivi ai fini della vittoria azzurra. E proprio lui (recupererà dall’infortunio nell’arco di due settimane) poteva risultare molto utile nel finale di partita su un campo reso pesante dalla pioggia, poteva spizzare palloni aerei per qualche compagno di gioco o trovare lui stesso l’incornata vincente. Bè comunque, lasciando stare gli assenti e ricordando che lo stesso Calaiò è stato messo in campo più ad onor di firma, ieri ha accusato un problema alla caviglia sinistra, il Napoli visto a Sora non è stato un bel Napoli. Venivamo da un buon incontro disputato nel posticipo serale di domenica scorsa contro il Padova, squadra molto tecnica che ha quindi favorito la buona prestazione partenopea, ma la gara giocata oggi non ha regalato nessuna emozione particolare, soprattutto dal punto di vista del gioco, sempre appiattito da lanci lunghi, all’inizio del match, oppure dall’ossessivo modo di giocare passando solo dai piedi di Gaetano “Jimmy” Fontana, che in campo non è ancora il calciatore ammirato ad Ascoli Piceno e nella scorsa stagione a Firenze. Non si sono sfruttate le fasce di gioco a dovere, in particolar modo sul lato di Ignazio Abate, anche se su questo punto il Napoli non è stato certamente favorito dal campo di gioco, ai limiti delle misure regolamentari, e quindi sia Abate che Consonni, avevano sempre i giocatori di mister Capuano alle calcagna. Chissà, sarà anche per questo che il Napoli ha cercato di disputare questa partita in altro loco.
A proposito di Luigi Consonni: nel primo tempo il giocatore è apparso avere i riflessi allentati, ma nella ripresa abbiamo rivisto l’ottimo Consonni degli ultimi tempi e quindi non capiamo perchè a circa 20 minuti dalla fine dell’incontro il finora ottimo Reja, soprattutto nei cambi in corsa, lo abbia sostituito con Nicola Mora, diminuendo la fase offensiva partenopea (Consonni è stato il calciatore che ha sfiorato per due volte la rete). Quindi dobbiamo dire che il Napoli è ancora abulico nella manovra offensiva. Certamente si deve fare qualcosa in vista degli oramai certi play-off, casomai, ma non vogliamo sostituirci al tecnico azzurro, provare, quando staranno bene entrambi, Calaiò e Sosa insieme come tandem d’ attacco. Staremo a vedere.
Per concludere il nostro obiettivo Napoli, diamo una tiratina d’orecchie quest’oggi anche al reparto difensivo, soprattutto al capitano Gennarino Scarlato, tra l’altro uscito dal campo per una botta rimediata al capo alla fine del 1° tempo. L’abbiamo visto un po’ distratto e superficiale, soprattutto nell’occasione del brutto passaggio fatto per Ignoffo che ha fatto sì di far trovare il buon Magliocco a tu per tu con Matteo Gianello.
A proposito, e stavolta concludiamo davvero, attenzione alla condizione fisica, sempre in vista dei famigerati play-off, in quanto negli ultimi 25 minuti, si è visto un Napoli calato vistosamente dal punto di vista fisico. Ma ai play-off manca più di un mese, manca quindi ancora molto tempo.
Alla prossima settimana.
 

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