• OBIETTIVO NAPOLI - VITTORIA PREZIOSISSIMA IN APNEA •

6/4/2007

(EDUARDO LETIZIA) - Il Napoli torna alla vittoria in trasferta sul campo del Bologna, una diretta avversaria nella lotta alla promozione.
Per uscire dal momento nero della sua squadra Reja si affida a due uomini importanti della vecchia guardia: Trotta e Sosa ed esilia in panchina i due “colpi” del mercato estivo di Marino, De Zerbi e Bucchi. L’approccio alla gara degli azzurri non è stato dei migliori e seppure il primo tempo si concluderà sullo 0-3, l’inizio della partita mette evidenza non poche difficoltà in fase difensiva degli azzurri. I tre difensori centrali partenopei si trovano spesso in difficoltà contro l’unica punta bolognese Marazzina, giocatore molto rapido, che svaria molto tra le maglie dei tre, non rapidissimi, difensori partenopei. A fare da supporto all’ex punta del Chievo l’estroso fantasista Meghni, che agendo tra la linea di centrocampo e quella difensiva azzurra riusciva spesso a trovare lo spazio adatto per innescare la prima punta, e Fantini che agiva sulla sinistra in una zona poco coperta da Trotta e spesso mal presidiata da Cannavaro. Un po’ di fortuna e la bravura di alcuni suoi elementi ha però nel primo tempo sopperito alle falle della retroguardia. Positivi soprattutto si sono rivelati gli innesti dal primo minuto di Sosa e Trotta ed il ritorno in mezzo al campo di Gatti. Il rientrante regista ex Perugia è stato prezioso nel dettare i tempi della squadra ed allo stesso tempo ad agire in pressione sugli avversari dopo i primi minuti di sbandamento. L’innesto del Pampa dall’inizio, tra l’altro da noi auspicato da mesi, ha permesso di guadagnare in attacco un giocatore che con la sola sua stazza incute timore ai difensori avversari e capace di lottare senza remore su tutti i palloni. L’altra faccia nuova degli azzurri è stato come detto Trotta. L’esterno destro era da tempo un giocatore di cui ci si auspicava lo schieramento in campo dal primo minuto e l’infortunio di Grava ha consentito l’ingresso nell’undici titolare del buon Ivano. L’ala azzurra ha oggi ripagato i suoi sostenitori con una buona prestazione, condita da moltissimi metri macinati sulla sua corsia di competenza ed un importante numero di precisi cross messi al centro per la testa degli attaccanti.
Nel secondo tempo però la partita ha rischiato di prendere una brutta piega ed il Bologna per poco non ha sfiorato l’impresa di un pareggio, tutto sommato, meritato. Gli azzurri nella ripresa, al rientro in campo, apparivano stanchi e probabilmente già con l’idea di aver chiuso la partita. A fomentare le speranze dei rossoblù è poi intervenuto anche il ritardo e forse l’inesattezza in alcune sostituzioni da parte del mister napoletano. Ci è parso infatti rischioso ostinarsi a tenere in campo per più di 80 minuti un Sosa che ormai passeggiava stremato per il rettangolo di gara e probabilmente sarebbe stato opportuno inserire subito, fin dal ritorno in campo dagli spogliatoi, un incontrista in più (Montervino?) a supporto del centrocampo già in difficoltà nel primo tempo. Inoltre sarebbe presumibilmente stato consigliabile l’inserimento, in luogo di uno dei due stanchi attaccanti, di una punta più adatta al contropiede come Pià, già rispolverato in allenamento questa settimana, invece di un attaccante più statico e meno “combattivo” come Bucchi.
Dunque dalla vittoria di oggi si possono derivare due aspetti. Uno positivo inerente alla buona prestazione in attacco del duo Calaiò-Sosa ed alla confortante prestazione sulla destra di Trotta. Il lato meno confortante deriva dalla fase difensiva dove, considerando anche il ritorno di Grava, forse si dovrebbe prendere in seria considerazione l’ipotesi di tornare ad una difesa a quattro, in modo da poter sfruttare maggiormente le qualità offensive di un giocatore come Trotta sulla destra, ideale per rifornire una coppia di punte come Calaiò e Sosa.

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