23/1/2006
(MAURIZIO LONGHI) - Bisognava
cancellare lo scivolone in trasferta
contro la Massese, ieri il Napoli ha
dato l’anima per far si che ciò
accadesse e i risultati si sono
visti. Dopo una partenza un po’
addormentata, dove la Lucchese a più
volte impensierito la retroguardia
azzurra (non dimentichiamoci che i
toscani venivano da una serie
positiva che durava da tante
giornate) il Napoli ha capito che
dinanzi ai propri tifosi non si
doveva assolutamente fallire e
bisognava a tutti i costi vincere
per non vedere il primato
sbriciolarsi. Cosi è stato, gli
azzurri hanno conquistato una
vittoria importantissima che ha
permesso di allungare da 3 a 5 i
punti di vantaggio sul Frosinone che
ieri è stato bloccato sul
delicatissimo campo del Grosseto.
L’inizio della gara non è stato dei
migliori, probabilmente perché i
partenopei avevano una voglia
incredibile di far dimenticare ai
loro supporters la brutta parentesi
di Massa Carrara e volevano sin dai
primi minuti di gioco offrire un
grande calcio. A proposito di
tifosi, ieri sugli spalti del San
Paolo c’erano più di 20.000
spettatori, sicuramente non il
pubblico delle grande occasioni, ma
c’è da aggiungere che la gente di
Napoli non ha fatto mancare il
sostegno ai loro beniamini e con il
calore che contraddistingue il
pubblico napoletano ha trascinato la
squadra di Reja a portare a casa una
vittoria fondamentale. La partenza è
stata a favore della squadra di
Simoni, ma appena gli azzurri
toccavano palla, accompagnati dai
tifosi mettevano in apprensione la
porta occupata da Brunner.
Trascinati da un superbo Grava sulla
corsia di destra, il Napoli quando
andava in avanti metteva
costantemente in affanno la Lucchese
che si salvava con molta fortuna. Il
pubblico non ne poteva più, voleva
la rete del vantaggio, e come per
magia, l’onnipresente Grava serve un
pallone delizioso all’accorrente
Bogliacino che a sua volta con una
torsione di testa siglava il suo
quarto centro in campionato portando
il Napoli avanti per una rete a
zero. Dopo il gol, il Napoli non si
ferma e cerca prepotentemente il gol
del raddoppio, infatti, Montervino
con un pallonetto cerca di
sorprendere Brunner ma trova la
traversa. Arrivato pure il gol, la
squadra gioca un buon calcio, ma
spunta fuori una domanda, e gli
attaccanti? Ieri sia Calaiò che Sosa
hanno offerto una prestazione
incolore, praticamente non hanno
toccato un pallone, meno male che
c’era la difesa che appena chiamata
in causa rispondeva alla grande
ribattendo tutti gli avanti
rossoneri. Regnava tanta
soddisfazione nello spogliatoio
azzurro a fine partita, ma ora
bisogna accantonare questa bella
vittoria, cercando di pensare già
alla gara di domenica contro la
Sassari Torres del “simpaticissimo”
Cuccureddu. In Sardegna si dovranno
conquistare i tre punti, d’altronde
basta pensare alla partita d’andata
per trovare le giuste motivazioni.
Contro i sardi ci sarà un’altra
pedina molto importante per la causa
azzurra, si tratta del
centrocampista Ivano Trotta che
l’anno scorso ha disputato
un’eccellente campionato con il
Rimini siglando 7 reti diventando
uno degli artefici della storica
promozione in B della squadra
guidata da Acori.
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