• DEBACLE POSILLIPO, LA SCANDONE ESPUGNATA DAL RECCO •

1/6/2007

(DALL’INVIATO MARIO MORMILE) - Niente da fare, il Posillipo non riesce ad uscire dalla crisi e viene sonoramente sconfitto da Recco nella gara 1 della finale scudetto. Dopo il Partizan, la Scandone viene violata anche dai liguri, in una gara prevalentemente a senso unico, dove ad aver la meglio è stata la netta superiorità dei più forti. Questo è il dato più chiaro: le voci di inizio stagione non erano solo parole, il Recco è la squadra più forte d’Italia, forse d’Europa, e su questo non c’è storia. Una vittoria che va al di là, di un tifo forse meno caloroso del solito, di una serata “inquietante” di Violetti, di un Postiglione che non è più guida, di Udovicic che non segna più. Solo nei minuti iniziali, il Posillipo da segnali positivi, rispondendo colpo su colpo agli attacchi del Recco. Dopodiché, parte un monologo ligure che avrà fine solo col fischio finale, che questa sera non ha avuto il sapore della conclusione della battaglia, ma della fine massacro. Gli unici in serata “positiva” da parte rossoverde sono i due serbi Zlokovic e Janovic, ultimi ad arrendersi e autori della maggior parte delle reti, il resto della squadra, è riuscita a non dare alcuna impressione al pubblico, completamente assenti dal campo fisicamente e mentalmente. Oggi più che mai, la partita l’hanno fatta i portieri, nel bene e nel male: da un lato Violetti che probabilmente stasera ha dato la peggiore prestazione della sua carriera, dall’altro Tempesti che con l’ennesima prestazione maiuscola conferma di essere il migliore nel suo ruolo in Italia, forse nel mondo. Evita in almeno tre occasioni il doppio vantaggio, innescando così la replica della sua squadra che, al contrario dell’Atlantis, capitalizza tutte le azioni offensive. Per giunta a parità numerica, e questo è un campanello d’allarme per la difesa di De Crescenzo. Dopo l’inizio del Posillipo, il parziale del Recco è 3-0, quindi 2-4 ai fini del risultato. C’è il contropiede avversario che sorprende i rossoverdi e fa male. Recco viaggia sempre sul più due, nonostante l’impennata di Zlokovic e Janovic (4-4). Ma appena il Posillipo prova ad avvicinarsi, gli altri scappano. I napoletani tirano di più ma tra pali e parate del recchelino, non c’è scampo. La differenza è proprio nel fatto che Postiglione e compagni non vedono la porta: 1/6 con l’uomo in più a metà natch, una media mortifera che non è consentita per una finale. 5-7 a fine secondo parziale con un rigore di Kasas, con la squadra di Porzio che ha incanalato la sfida sui binari più graditi, quelli del comodo vantaggio. Questo è tutto lo spettacolo che offre la partita: il Posillipo che si procura le superiorità senza finalizzarle adeguatamente e con il Recco che con i tiri dalla lunga distanza e in contropiede fa quello che vuole. Male Violetti, a tal punto che costringe De Crescenzo alla “vergogna” di mettere in acqua per gli ultimi otto minuti la riserva Antracite Lignano. Alla fine, Kasas e Felugo ( rispettivamente 6 e 3 reti a testa) portano il risultato finale su un 13-17 che proprio non lascia spazio a commenti. Inutile farsi false speranze, anche quest’anno ci tocca piegarci ai liguri, senza bisogno di aspettare gara tre. Lo scudetto è andato perduto, adesso la cosa migliore da fare è rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare per l’anno prossimo, viste e considerate tutte le problematiche che incombono all’orizzonte (Udovicic su tutti).
IL TABELLINO DELLA GARA:

ATLANTIS POSILLIPO – PRO RECCO 13-17
(2-3; 3-4 4-5; 4-5)

ATLANTIS POSILLIPO: Violetti, Postiglione 1, Lignano, Buonocore, Scotti Galletta, Janovic 5 (2 rig), Galasso, Gallo, Udovicic 2, Zlokovic 3, Di Costanzo 1, Mattiello, Bencivenga 1. Allenatore: De Crescenzo.
PRO RECCO: Tempesti, Giacoppo, Madaras 1, Mangiante 1, Kasas 6 (1 rig), Vujasinovic 2, Felugo 3, Angelini 1 (rig), Bettini, Calcaterra 1, Sottani 1, Deserti, Fiorentini 1. Allenatore: Porzio.
ARBITRI: Caputi (Roma) – Carannante (Torino).
NOTE: espulsi Madaras, Giacoppo e Lignano per proteste nel quarto tempo. Usciti per tre falli Deserti (24’53”), Mangiante (28’20”), Di Costanzo (28’50”). Superiorità numeriche: Posillipo 8/16, Recco 4/8. Spettatori: 1.000 circa.

LE PAGELLE DELL’ATLANTIS POSILLIPO:
Violetti - 4: Oggi è stato davvero il peggiore in campo, nessuno si poteva mai aspettare una prestazione cosi
Postiglione – 4.5: Come al solito la grinta non gli manca, ma è l’unica cosa che resta del capitano. Sbaglia tutto
Bencivenga – 6: Raggiunge la sufficienza solo perché resiste fino alla fine
Buonocore - 5: Impalpabile, c’è o meno non riesce a fare la differenza
Scotti Galletta - 4.5: Riesce ad essere addirittura dannoso, colleziona falli senza dare alcun aiuto alla squdra
Janovic – 7: L’unico forse durante tutto l’anno a mantenere lo stesso rendimento, stasera si arrende solo alla fine
Galasso – s.v.
Gallo – 6: Anche lui raggiunge la sufficienza solo grazie allo spirito che infonde, paga la serata storta della squadra
Udovicic – 5: la sua partita sta solo nella rete del 11-13. Irrilevante
Zlokovic – 7: Come Janovic, l’unico a rendersi tangibile in campo, a suon di reti.
Di Costanzo – 4.5: Anche lui non è da meno stasera, sbaglia tutto, si innervosisce e si fa espellere. E’ solo il fantasma del giocatore di un anno fa
Mattiello – 4.5: Buio pesto anche per lui, tanto nervosismo e scarso apporto alla partita
Lignano – 6: Viene chiamato in causa per prendere le veci di un Violetti mai visto. Ad ogni modo, non ha responsabilità.
 

 

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