• PAOLO DE CRESCENZO: "IL MIO POSILLIPO E' UNA SQUADRA MOLTO CONCRETA" •

24/2/2007

(dall'inviato MARIO MORMILE / foto di Felice De Martino) - Per i lettori di PianetAzzurro, abbiamo intervistato in esclusiva subito dopo la partita col Brescia, Paolo De Crescenzo, allenatore del Posillipo, per un commento a caldo sul match e sulla regular season disputata dall’Atlantis.
Mister De Crescenzo, con questa partita il Posillipo chiude la stagione con 64 punti e il rispettivo primato, cosa vuol dire questo per lei?
Questa vittoria ha molta importanza per noi, anche oggi che poteva bastarci un pareggio, abbiamo dato il massimo delle nostre possibilità e abbiamo portato a casa il risultato, dimostrando alle nostre avversarie che siamo una squadra prima di tutto concreta”.
Quest’ultima parte della stagione è stata segnata da un’infermeria alquanto affollata, ma le prestazioni non ne hanno risentito, qual'è stato il segreto?
Ultimamente ci sono venuti a mancare giocatori importanti e abbiamo avuto qualche difficoltà a gestire le assenze giocando cosi spesso, ma anche oggi è venuta fuori la nostra caratteristica principale: lo spirito di gruppo. E proprio due tra quelli che avevano avuto più disturbi, come Udovicic e Violetti, oggi hanno dato un contributo fondamentale”.
Ad inizio stagione, si diceva che il Recco disponesse di una squadra imbattibile che avrebbe stracciato il campionato e vinto senza alcuna difficoltà...
La situazione è ancora questa, anche se nei rispettivi gironi noi abbiamo fatto meglio, restano loro la squadra da battere, primo perché sono i campioni in carica, secondo perché gli innesti di mercato l’hanno resa una corazzata. Noi però abbiamo dimostrato di esserci, e nella seconda fase sarà tutto da vedere, non ci sentiamo già sconfitti, tenendo poi conto che in ballo non ci siamo solo noi e il Recco”.
Lei non si vuole sbilanciare, ma questo Posillipo, rispetto proprio ai rivali del Recco, ha dimostrato soprattutto un gioco pragmatico ed efficace. Non crede che il gioco dei liguri sia poco concreto?
Il bel gioco espresso dal Recco è sicuramente l’effetto di quelli che sono i valori in campo, tecnicamente superiori a qualsiasi squadra della A1. Quasi sempre poi, il bel gioco è lo specchio di una sicurezza nei propri mezzi e quindi di tranquillità psicologica. Ci troveremo nella seconda fase un avversario da battere anche sul piano mentale
Tornando alla finale dell’anno scorso, tornano alla mente soprattutto i numerosi torti arbitrali subiti dal Posillipo e purtroppo anche quest’anno abbiamo avuto qualche dimostrazione. C’è da preoccuparsi?
Io di norma preferisco non commentare le decisioni arbitrali, ma dovremmo cercare di andare oltre, l’anno scorso la nostra finale l’abbiamo persa giocando in casa, quando dovevamo dare il massimo e cosi non è stato. Se sbagliamo noi l’errore dell’arbitro ci può stare, quindi meglio preoccuparsi di dare il massimo e dimostrare di essere più forti anche di qualche errore arbitrale”.
Il Posillipo è da poco passato nelle mani dell’avvocato Mazzone, cosa pensa della nuova dirigenza?
Il Posillipo ha vinto tanto in questi anni e credo che continuerà a farlo anche sotto la nuova gestione, il presidente è una persona molto responsabile, ha riposto fiducia in tutta la squadra e noi in lui. Abbiamo fatto un buon mercato, e il presidente si è impegnato in prima persona per la crescita del vivaio. Credo che questa strada intrapresa sia quella giusta per continuare ad aspirare in alto".
Allora, in bocca al lupo ai rossoverdi...
 

 

 

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