• PALLANUOTO - Fabio Viloletti, un campione, la sua storia, il suo Posillipo •

14/12/2004
Alla vigilia della vincente partita contro la “Systema Brescia”, Pino Porzio aveva dichiarato che indispensabile sarebbe stato avere in acqua una difesa esemplare, senza le sbavature viste contro la tedesca “Spandau” in Coppa, o la Rari Nantes Firenze. Dal punto di vista privilegiato di primo difensore come hai visto la squadra? Per ogni partita la difesa è il punto di forza di ogni squadra, negli incontri importanti non c’ è bisogno di cercare stimoli particolari, la concentrazione e l’attenzione massimi vengono da sé. Così è stato anche nel corso dell’ultima partita. Nonostante gli entusiasmi e la voglia di fare, però, sono mancati un costante ed univoco approccio alla partita da parte di tutti. Così benché il risultato favorevole che portiamo a casa, l’autocritica mi impone di rilevare che meglio si poteva e si doveva fare dal punto di vista dell’ impegno fattivo.
Quanto è giovata l’assenza nella squadra avversaria del centroboa croato, Igor Hinc, nella conquista della vittoria?
E’ contato molto, perché considerata anche l’assenza dell’altro centroboa titolare, abbiamo potuto terminare la partita riportando meno espulsioni rispetto agli avversari. La necessità di una difesa con pressing continui da parte dei bresciani, ha giocato a nostro favore, sì da ridurre i casi di espulsione a nostro carico.
Il 18 dicembre ci sarà il big match contro il Savona, come vi preparerete alla partita?
Giocare ogni tre giorni, fra campionato ed incontri di coppa, non è facile sotto l’aspetto fisico. Bisogna essere sempre pronti e preparati mentalmente per rispondere alle deficienze fisiche. Il prossimo incontro di coppa influirà inevitabilmente sull’esito della partita di campionato. Siamo contenti dei risultati ottenuti nella stagione, ma comunque stressati. Non dovranno esserci errori nell’ impostazione del gioco, né distrazioni e smarrimenti.
E’ evidente dalle tue parole un forte senso di autocritica, per nulla ovvio, se si considera la situazione di classifica della Lottomatica Posillipo, ed il tuo operato in squadra.
Il senso di critica onnipresente, aiuta a riflettere e a capire che in acqua avere una forma mentis corretta è indispensabile.
Il prossimo incontro si terrà finalmente alla Scandone, in casa. E’ una variabile senza dubbio favorevole, per ottenere un’auspicata vittoria e per gioirne a pieno. Quanto conta giocare circondati dal calore del proprio pubblico?
Il tifo e soprattutto la stima che meritiamo dal pubblico durante una partita, si traduce in forza per noi. E’ come se in acqua ci fosse un ottavo giocatore. Peccato però che la mancanza di una campagna di informazione e diffusione reale da parte della nostra federazione, riduce di molto la presenza di un pubblico che oggi ci segue soprattutto per i risultati ottenuti. Sarebbe auspicabile che la pallanuoto, un po’ come il basket grazie alla campagna propagandistica della Pompea, fossero considerate realtà forti e significative, sempre.
Cosa rimproveri, nello specifico, alla Federazione?
Una reale cura nella propaganda dell’ immagine. Sinonimo di una maturità non ancora raggiunta in questo senso. Siamo una realtà sana e radicata. Penalizzata dai cambiamenti di formule di gioco imposti di frequente, che di certo non favoriscono l’avvicinamento curioso di una platea, magari inizialmente solo di curiosi, al nostro sport.
Canottieri prima, Posillipo e conseguente conquista dello scudetto, poi. Il rapporto con Napoli rappresenta il tuo passato ed il tuo presente. Nel futuro ritieni di rimanere ancora nella città della sirena Partenope?
Sono napoletano e contento di operare in modo rilevante nella mia città, in una società storicamente rappresentativa. Certo, sono anche portato a vagliare nuove proposte. La mia crescita come sportivo necessita di trovare le condizioni favorevoli perché sia tale e costante. Pur non volendo parlare in termini di potere contrattuale, semmai di affrancamento di personalità, non nego che rifletto su un investimento futuro che garantisca soddisfazioni di vario genere. Pertanto valuterò e sarò valutato. Nulla osta che la mia storia continui ad essere legata a Napoli.

Carmen Credendino


INTERVISTA ESCLUSIVA TRATTA DAL NUMERO DI DICEMBRE DEL MENSILE DI PIANETAZZURRO.

 

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