4/5/2005
(Michele
Caiafa) – Lottomatica Posillipo ad un passo dalla
vittoria, ma purtroppo non è andata così. Infatti, la prima
tappa di questa corsa che porterà allo scudetto della
pallanuoto se la aggiudica la Filanda Carisa Savona. E
pensare che per la maggior parte dell’incontro, disputato
nella piscina scoperta di Corso Colombo, i ragazzi di Pino
Porzio hanno quasi sempre condotto nel punteggio, anche se
sempre con una sola rete di vantaggio. Infatti il leit motiv
della gara è stato questo: due squadre in perfetto
equilibrio, che non si sono mai distanziate di più di una
marcatura nel corso della partita.
Dicevamo però del continuo vantaggio posillipino durante
l’intera gara. Sì, è stato proprio così. Infatti il
Posillipo è stato in vantaggio per ben nove volte, l’ultima
volta con la marcatura del centroboa Zlokovic (10-9) a 2’30”
dalla sirena finale. Ma evidentemente il fato, questa volta,
non aveva deciso di favorire il Posillipo. Infatti, dopo una
prova sontuosa dei rossoverdi nell’arco dell’intero match,
le espulsioni nei minuti finali e nell’overtime di ben 4
difensori centrali ha condizionato in maniera negativa
(ovviamente) l’ottima organizzazione difensiva della
Lottomatica. Il primo ad uscire è stato Fabrizio Buonocore,
poi Stritof, ed è stato estremamente semplice per Temellini
cogliere il movimento errato sul palo di Zlokovic e
realizzare a quel punto della gara il 10-10. Poi Van Der
Meer porta in vantaggio a 22” dalla fine la Filanda Savona
con un’azione in superiorità numerica. Sembra l’epilogo, ma
non è così. Infatti il vecchio orgoglio posillipino si fa
sentire ed il drago Bencivenga realizza dai due metri
l’11-11 a 16” dal termine.
Si và ai supplementari, ma i campioni d’Italia devono subire
anche l’esclusione, per raggiunto numero di 3 espulsioni, di
capitan Carlo Silipo (mattatore dell’ultimo match contro il
Recco) e di Felugo. E quindi gli uomini di Mistrangelo la
fanno da padrone nei due supplementari, realizzando due reti
nel primo overtime con Temellini (autore di una tripletta) e
con l’indimendicato ex Tommy Kasas e nel secondo tempo
supplementare con la marcatura dell’altro ex Bogdan Rath. In
particolare la rete del 13-11 realizzata dall’attaccante
ungherese, che ha vinto praticamente tutto tra nazionale e
clubs in cui ha militato, a fil di sirena con un tiro dalla
propria metà vasca ha chiuso i conti della partita a favore
dei biancorossi. A metterci poi l’asso di coppe, come
diciamo dalle nostre parti, sull’ipoteca della partita, è
stato il mancino Rath, che segna il 14-11 ma non esulta, non
dimenticando il suo recente passato alle pendici del
Vesuvio.
Ma facciamo un passettino indietro e raccontiamo come si è
sviluppato questo match. Le formazioni si sono tuffate in
acqua molto tese e contratte. Infatti per 6’ non si è
realizzata nessuna marcatura. Ad aprire le danze è stato il
mancino Di Costanzo (autore di un poker di reti) che con una
palombella tradisce il bravo Ferrari. Il primo tradimento,
se così lo vogliamo simpaticamente chiamare, è arrivato dal
goal dell’1-1 dell’ex rossoverde (quattro stagioni alla
corte di Paolo De Crescenzo, le prime due, davvero
straordinarie) Kasas. Poi, le marcature di Buonocore e Bovo
fanno concludere il primo tempo sul 2-2. Inizia il secondo
quarto ed è ancora Kasas a realizzare, portando il Savona
sul 3-2 approfittando di una gentile concessione della ditta
Felugo-Violetti. La partita va avanti, con le due squadre
che si rincorrono vicendevolmente, ma è il Savona che
rincorre più spesso gli uomini del presidente Ritondale. Le
marcature che seguono dal 3-2 sono nell’ordine quelle di: Di
Costanzo, Postiglione, Onofrietti, Sapic e Zlokovic. E
seconda frazione che si conclude sul 5-5.
Comincia il terzo tempo con l’equilibrio che non si spezza,
infatti realizzano goals prima Postiglione e poi Sapic.
Quest’ultimo viene anche espulso per gioco violento
(squalificato per la prossima gara) e la bilancia sembra
pendere a favore del Posillipo. Ma non sarà così. Difatti
prima segna l’8-7 Di Costanzo, poi a 2” dalla sirena che
avrebbe sancito la fine del terzo quarto è Temellini a
siglare l’8-8 con un tiro che sarebbe finito sul fondo se
una deviazione fortuita di Silipo non l’avesse depositato
alle spalle di Fabio Violetti. Situazione sfortunata per i
giovanotti di Pino Porzio, che fa capire che, almeno per
questa sera, la dea bendata non è dalla propria parte.
All’inizio del quarto tempo regolamentare, il Posillipo è di
nuovo in vantaggio grazie ad una combinazione veloce tra
Silipo e Postiglione (3 goals per lui), ma Rath realizza il
9-9 su tiro dai quattro metri. Il resto ve lo abbiamo
raccontato nella prima parte dell’articolo e quindi sapete
tutti come è andata a finire il match.
Queste sono le dichiarazioni di Pino Porzio al termine della
gara: “Abbiamo pagato quando eravamo vicini al traguardo.
Peccato. Ma non era facile giocare con 4 uomini in meno,
perdipiù, tutti difensori centrali. Hanno anche inciso sulla
partita episodi sfortunati, come la rete di Temellini a 2”
dalla sirena del terzo tempo su deviazione fortuita di
Silipo. Quella palla sarebbe tranquillamente finita fuori.
Comunque questa vittoria non ci demoralizza, anzi, il
cammino è ancora lungo e venerdì li aspettiamo alla Scandone,
con l’aiuto del nostro caloroso pubblico, pronto a
trasportarci sulle ali della vittoria”.
Ed è proprio così. Infatti venerdi il Posillipo si potrebbe
già rifare della sconfitta patita questa sera, dovendo
riaffrontare il Savona per gara due di finale scudetto alle
19:15 nell’impianto della piscina “Felice Scandone”, con la
consueta diretta video su Rai Sport Sat ed audio su Radio
Kiss Kiss Napoli.
IL TABELLINO DELLA PARTITA:
SAVONA 14
POSILLIPO 11
PARZIALI: 2-2; 3-3; 3-3; 3-3 d.t.s. (3-0).
Savona: Ferrari, Onofrietti 1, Bovo 1, Van der Meer 1,
Temellini 2, Rizzo, Antona, Petronelli, Marcz, Rath 2, Sapic
2, Kasas 2. All. Mistrangelo.
Posillipo: Violetti, Postiglione 3, Agrillo, Buonocore 1,
Scotti Galletta, Felugo , Afroudakis , Gallo , Zlokovic 2,
Stritof, Di Costanzo 4, Silipo, Bencivenga 1. All. Porzio.
Arbitri: Caputi e Taccini.
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