10/5/2006
(Dall’inviato MICHELE CAIAFA / foto
di Felice De Martino) – Vendetta, sportiva
si intende, è fatta. Il Posillipo, battendo
i fortissimi rivali del La Filanda Carisa
Savona in gara-5, approdando così in finale,
ottengono una rivincita nei confronti dei
liguri, che proprio lo scorso anno
sconfissero in cinque match l’allora
Lottomatica e si aggiudicarono il tricolore
della pallanuoto. Poi i posillipini si
rifecero alla grande vincendo l’Eurolega, la
massima competizione europea per club,
battendo gli avversari proprio nell’impianto
della “Felice Scandone”, ma quello scudetto
mancato anche per un forte sciupio dei
rossoverdi in gara-3 di finale, proprio non
andò giù ai ragazzi, guidati di nuovo da
questa stagione da coach Paolo De Crescenzo.
Ed allora, ecco servita sul piatto degli
appassionati di questo stupendo sport, una
semifinale da brividi, quattro gare giocate
allo spasimo e suggellate poi da questa
quinta partita, che definirla emozionante,
anche per l’altalenanza del punteggio, è dir
poco. L’Atlantis approda in finale, la terza
consecutiva, nona degli ultimi dieci
campionati, l’ennesima perla della storia
pallanuotistica del Circolo di Mergellina.
Raccontiamo allora questa sfida palpitante,
andata in onda davanti ad un pubblico di
tremila unità che si è stretto intorno ai
propri beniamini, e siamo convinti che,
anche il loro entusiasmo, ha contribuito in
parte a spingere i rossoverdi verso la
finale play-off Scudetto da giocare contro
la Pro Recco dell’ex Pino Porzio. Il match
inizia e tra campioni d’Italia ed i campioni
d’Europa i primi a sbloccare il risultato
sono questi ultimi con Maurizio Felugo, che
realizza ad uomini pari. Tempo di esultare
ce n’è poco, perché l’ex Bodgan Rath porta
immediatamente i suoi al pareggio dei conti.
Da questo momento in poi, il filone della
gara per il Posillipo, sembra ricalcare
quello delle ultime due partite contro i
liguri: troppi sprechi in situazione di
superiorità numerica, alla fine del secondo
tempo ci sarà nello score un misero 1/6
nelle realizzazioni con l’uomo in più. Se ci
mettiamo anche una serie di ben sei, tra
pali e traverse, colpiti dai ragazzi di
coach De Crescenzo, sembra che anche la Dea
Bendata giri le spalle al Posillipo. Ma non
sarà così, nonostante il Savona ce la metta
tutta
a non ciccare mai le occasioni giuste ed a
realizzare un ottimo 4/6 a fine match con
l’uomo in più. Rituffiamoci però nella
cronaca del match. Dopo il pareggio firmato
dall’ex Rath è l’altro ex, Tamas Kasas, a
regalare ai liguri il sorpasso. Il Posillipo
è però reattivo e realizza subito un
controbreak grazie alle reti di Carlo Silipo
e Christos Afroudakis. Sul punteggio di 3-2
si conclude anche la prima frazione di
gioco.
Nel secondo quarto La Filanda Savona
predilige attuare la zona, e si porta in
parità grazie a Temellini. Una bellissima
rete di bomber Luigi Di Costanzo porta di
nuovo in avanti i rossoverdi, ma Mistrangelo
impatta nuovamente il risultato alla fine
del secondo tempo: 4-4.
La terza frazione di gioco è misera di reti,
siglate solo da Boris Zlokovic per il
Posillipo e da Sapic per il Savona.
Si giunge dunque agli otto minuti finali,
quelli che decreteranno la compagine
vincitrice di questa elettrizzante serie di
semifinale. Le difese si fanno arcigne,
raramente le palle arrivano ai centroboa ai
due metri ed i portieri diventato
protagonisti. Jokic porta subito i liguri in
vantaggio, con un tiro dalla lunga distanza
che sorprende Fabio Violetti, ma Felugo,
sfruttando un 7 contro 5 per doppia
superiorità numerica, sigla il 6 pari. Non è
finita qui. Prima Mistrangelo e poi di nuovo
Di Costanzo, portano lo score della partita
sul 7-7. Supplementari? Macchè. Ci pensa a
risolvere la situazione una fantasiosa
“sciarpa”, una vera prodezza del “Drago”
Fabio Bencivenga, effettuata a 59” dalla
fine del match, che sorprende il bravissimo
Ferrari, che vede la palla gialla solo
quando quest’ultima è già entrata in porta.
Questa marcatura non fa altro che suggellare
la grande prestazione del “Drago”, il
migliore in assoluto in vasca, e porta, tra
l’entusiasmo della folla al suonare della
sirena, l’Atlantis Posillipo in finale, la
diciannovesima della sua gloriosa storia.
INTERVISTE DEL DOPO GARA:
Paolo De Crescenzo: "Ci siamo meritati la
finale. Partita bellissima, ci abbiamo
creduto fino alla fine nonostante di fronte
avessimo un avversario eccezionale. Il
Savona merita l’applauso, ha difeso con i
denti il tricolore. Non è stato facile
superare la prevedibile tensione, all’inizio
c’era poca lucidità, poi siamo cresciuti
fino alla prodezza di Bencivenga. Buona la
difesa, ora c’è la finale e sono certo che
sarà un altro spettacolo. Chi è favorito? Il
Recco, in virtù dei risultati di quest’ultimo
periodo".
TABELLINO DELLA GARA:
ATLANTIS POSILLIPO – SAVONA 8 - 7
(3-2; 1-2; 1-1; 3-2)
ATLANTIS POSILLIPO: Violetti, Postiglione,
Lignano ne, Buonocore, Scotti Galletta,
Felugo 2, Afroudakis 1, Gallo, Udovicic,
Zlokovic 1, Di Costanzo 2, Silipo 1,
Bencivenga 1. Allenatore: De Crescenzo.
SAVONA: Ferrari, Onofrietti, Bovo,
Mistrangelo 2, Temellini 1, Rizzo, Morena,
Santamaria, Antona, Sapic 1, Rath 1, Jokic
1, Kasas 1. Allenatore: Mistrangelo.
ARBITRI: Bianchi (Roma) – Paoletti (Roma).
NOTE: spettatori 3.000 circa. Nessuno uscito
per tre falli. Superiorità numeriche:
Posillipo 4/9, Savona 4/6.
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