10/6/2005
(Michele Caiafa)
- Dopo 14 anni d'assenza
dalla città del Vesuvio,
che abbandonò quasi
fuggendo in una triste
notte per lui e per i
milioni di suoi fans del
1991, il Pibe de Oro
Diego Armando Maradona è
tornato, come aveva
promesso (“Tornerò a
Napoli e lo farò
entrando dalla porta
principale”) ed ha
ricevuto l'ovazione del
pubblico che l'ha sempre
amato.
Cori da stadio sotto
l'albergo che lo ospita
con una processione di
tifosi all’esterno
dell’albergo simile a
quella avvenuta un po’
di tempo fa in occasione
dei funerali del Santo
Padre Papa Giovanni
Paolo II, e poi
l’atmosfera
entusiasmante dello
stadio San Paolo che gli
tributa un'apoteosi
indimenticabile prima
della gara d'addio di
Ciro Ferrara. E lui
dice: "La strada della
vita mi riporterà qui:
mi manca la gente di
Napoli".
Mai vista una cosa così,
l'emozione è stata
enorme, la gente urla il
suo nome e quando entra
in campo, in borghese,
il San Paolo è già una
bolgia. Difficile non
sentire una stretta al
cuore. Napoli, così come
aveva fatto il 5 luglio
del 1984, ha riempito il
suo stadio
all'inverosimile,
ottantamila spettatori,
per tributare a Diego
Maradona l'abbraccio che
aveva sognato di fargli
da 14 anni, da quando
lui era andato via.
Probabilmente nessuno
mai aveva ricevuto una
manifestazione d'affetto
più grande da una città,
da uno stadio. E' stata
una cosa difficile da
descrivere a parole,
enorme, indimenticabile,
da pelle d'oca.
El Pibe non gioca ("Ho
fatto una partita con
mio fratello un po’ di
tempo fa – ha dichiarato
a Sky – ma non ce la
faccio proprio. Devo
operarmi al ginocchio")
ma è festa grande lo
stesso.
Stavolta Maratona ha
mantenuto la promessa ed
è veramente ritornato,
oscurando non solo la
festa di Ferrera, ma
oscurando tutti,
oscurando Zidane,
Ibrahimovic, Careca, Del
Piero, Zola, Buffon. Ci
ripetiamo ancora: Dopo
14 anni, Diego Armando
Maradona è tornato a
Napoli, la città che con
le sue magie e i suoi
gol ha fatto grande
regalando scudetti e
coppe ma soprattutto
emozioni. Maradona è
tornato a Napoli e come
era facile aspettarsi,
Napoli è impazzita di
gioia e c’è stato il
ritorno alla gloria.
La serata è andata così:
gli ottantamila del San
Paolo prima acclamano
Ciro Ferrara, il ritorno
dell’altro figliol
prodigo, il ragazzo
napoletano che abbandona
il calcio giocato (ma
avrà un ruolo
dirigenziale nella
Juventus del prossimo
futuro) dopo aver vinto
8 Scudetti, i primi 2
con il Napoli, e 19
trofei in tutto, tra cui
spiccano la Coppa Uefa
vinta sempre con il
Napoli di Diego e la
Coppa dei Campioni
conquistata con la Juve,
poi onorano “The King”
Diego Armando Maradona
per un infinito giro di
campo che manda in
delirio la gente, fa
venire le lacrime agli
occhi anche allo stesso
Ferrara e crea qualche
problema di ordine
pubblico in campo con lo
stesso Maradona che ogni
tanto scalcia i
fotografi che gli
ostruiscono la strada.
Vediamo un po’ come è
andata la giornata
napoletana del Dio del
pallone: Maradona è
atterrato all’aeroporto
di Capodichino con il
volo Az 1283 ed è sceso
dall'aereo alle ore
12:05, come ultimo
passeggero. Con lui l'ex
moglie Claudia e la
figlia Giannina (l’altra
figlia Dalma è impegnata
in teatro in Argentina
dove è protagonista di
una musical) in
compagnia del fidanzato
D’Alessandro, il
fratello minore del più
famoso D’Alessandro
senior che gioca nel
Wolsfburg. Maradona è
sceso dall'aereo
abbracciato alla figlia
ed è stato accolto dagli
applausi e dai saluti
degli operatori
aeroportuali che si
erano affollati sotto la
scaletta. L'ex numero 10
del Napoli è poi salito
a bordo di un pullmino
dell'Alisud ed è stato
poi accompagnato
all’Hotel Majestic a via
Chiaia, nel centro di
Napoli. Ad attendere
Diego davanti
all’albergo oltre
duemila tifosi assiepati
dietro le transenne
sistemate dal servizio
di sicurezza. La folla
ha iniziato ad intonare
cori per Maradona come
il famosissimo “Oh mamma
mamma mamma …ho visto
Maradona…eh mammà
innamorato son” e lui ha
salutato la folla
affacciandosi per due
volte da una finestra
dell'albergo.
Pian piano poi Diego è
stato raggiunto in
albergo da molti dei
suoi ex compagni che
hanno poi partecipato
alla gara di addio al
calcio di Ciro Ferrara.
Poi, con l'ex moglie e
la figlia, è andato a
pranzo con Salvatore
Bagni e la moglie.
Maradona ha chiesto
cappellini in brodo,
costringendo lo chef ad
acquistare il tipo di
pasta. Non c’è niente da
fare è sempre il solito
grande Maradona eh eh!
Diego ha anche
incontrato l'ex
presidente del Napoli,
Corrado Ferlaino. Tra i
due c'è stata una
stretta di mano e un
abbraccio ed il Pibe de
Oro ha poi rivelato: “Ci
sono stati dei grandi
disaccordi tra me e
Ferlaino, ma adesso per
me e per lui è tutta
acqua passata”.
Il ritorno di Diego a
Napoli è stato reso
possibile grazie anche
al lavoro dell’ex
guerriero napoleatano
Salvatore Bagni che ha
dichiarato: ''Dopo 14
anni è stato bellissimo
veder tornare Diego in
questa città che lo ha
sempre amato”.
"Rivedere Diego qui è
bellissimo", dice un
Ciro Ferrara
emozionantissimo sia per
il suo addio al calcio,
che per l’emozione di
rivedere da vicino il
suo ex compagno di
squadra "Sono arrivato
alle sei, ho dato
un’occhiata al San Paolo
e mi sono venuti i
brividi". E all’uscita
dagli spogliatoi con lo
stadio esaurito: "Grazie
a tutti voi". L’arrivo
di Diego oscura un po’
quella che doveva essere
la sua festa, ma forse
funge anche da cassa di
risonanza per l’evento.
Napoli è bloccata, come
le domeniche di quindici
anni fa, come la sera
della finale di Coppa
Uefa. Senza Diego
sarebbe andata
diversamente: "La gente
si ricorda ancora di me
e io posso solo
ringraziarla – dichiara
Maradona prima della
partita -. Il mio
ritorno a Napoli?
Vedremo, tutto è
possibile. Mi farebbe
anche piacere fare
un’ultima partita qui".
E la farà, il 30 ottobre
prossimo, giorno del suo
45° compleanno, in
quello che sarà il vero
Maradona Day.
Ma intanto l’antipasto
c’è stato ed è già stato
esaltante così, poi
chissà un giorno come ha
dichiarato ultimamente
lo stesso neo presidente
del Napoli Aurelio De
Laurentiis, Diego
Armando Maradona potrà
rivestire un incarico
dirigenziale importante
nel Napoli ed a quel
punto tra passato e
futuro che si
intrecciano davvero si
potrà parlare di NAPOLI
MONDIALE.
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