16/6/2005
(Michele Caiafa)
– E’ fatta. Che cosa, la
vittoria del Napoli
sull’Avellino nel match
di domenica prossima?
Purtroppo non è così, o
meglio, come tutti
auspicano, dai tifosi
agli addetti ai lavori
alla carta stampata, non
è ancora così. Per il
momento a sistemarsi
nella bacheca personale
del Presidente Aurelio
De Laurentiis, e quindi
nella bacheca dei sogni
di tutti i supporters
partenopei, è la Coppa
Giovanissimi
Professionisti. Se la
sono aggiudicata i
Giovanissimi (categoria
che viene appena dopo,
cronologicamente
parlando, a quella degli
Allievi) di coach Vito
Tammaro. Il gruppo di
ragazzi del ’90, si sono
aggiudicati questa
Coppa, battendo in
finale, allo stadio
“Riviera delle Palme” di
San Benedetto del Tronto
(dove i ragazzi un po’
più grandi di Reja,
affrontarono in questo
catino infernale la
semifinale d’andata dei
paly-off contro la Samb)
la Vis Pesaro con il
perentorio punteggio di
3-0. I marcatori del
successo partenopeo sono
stati il fantasista
Ammendola, l’attaccante
Ciano ed Arenella.
Prendete taccuino e
penna e segnatevi subito
questi nomi, soprattutto
i primi due, cioè il
trequartista Ammendola
ed il bomberino Ciano.
Entrambi sono stati gli
artefici principali,
insieme al tornante di
destra Izzo, della
fenomenale stagione
della squadra, che ha
concluso il campionato,
vincendo quasi tutte le
partite. Dicevamo questi
tre: il primo, Ammendola,
sempre pronto sulla
trequarti ad inventare
qualcosa per i propri
compagni di squadra, il
secondo, Ciano, ha
realizzato caterve di
reti, ed il terzo, Izzo,
si è fatto notare per la
sua sorprendente
velocità sull’out di
destra. Ma ovviamente il
merito della vittoria
della Coppa
Giovanissimi, non và
tutto a loro, anzi,
dobbiamo dire che i
ragazzi guidati da Vito
Tammaro, hanno sempre
espresso prestazioni
superlative, grazie ad
un gioco molto ben
organizzato. Ed in
questo campo che si è
vista l’ottima opera
dell’allenatore Tammaro.
Poi, come dicevamo, la
bravura dei singoli ha
fatto il resto. Dunque
questo Napoli è
diventato campione.
Purtroppo, sorte simile
non è capitata agli
Allievi di Pompilio
Cusano. I boys di Cusano,
che sono scesi in campo
dopo la vittoria dei
cugini Giovanissimi,
hanno sofferto
dell’orami nota sindrome
“Milan-Liverpool”.
Infatti gli Allievi,
erano passati in
vantaggio contro i
rivali della Fidelis
Andria di ben due reti,
grazie alle marcature di
Ramaglia e Turizio, che
avevano illuso i
partenopei. Ma poi
qualcosa nella ripresa
non è andata per il
verso giusto, e gli
Allievi di Cusano, che
pure hanno disputato un’
ottima annata al pari
dei ragazzi di Tammaro,
si sono trovati in balia
degli attacchi dell’Andria,
che è andata in rete per
ben tre volte grazie a
Lestingi, Suriano e
Lattanzio. E non è
finita qui la nota
negativa ed al contempo
sfortunata; infatti sul
punteggio di 2 pari, gli
azzurri hanno avuto la
possibilità di portarsi
di nuovo in vantaggio,
grazie ad un rigore
fischiato per fallo di
mano in area di
Albanese. Palombo, che
era entrato in campo al
posto di Turizio
infortunato, ha calciato
fuori. Peccato.
Comunque dobbiamo dire
che già si può stilare
un ottimo bilancio del
settore giovanile del
Napoli. Messo su in
quattro e quattro otto,
dall’ottimo dirigente
del settore giovanile
Giuseppe Santoro, nella
foto, (ottimo in quanto
formato alla guida del
settore giovanile della
pluridecorata “Damiano
Promotion”, del
presidente Carmine
Tascone) che ha formato
da subito cinque
formazioni da far
partecipare ai vari
campionati regionali e
nazionale per quanto
riguarda la categoria
Berretti. Le formazioni
sono appunto la
Berretti, gli Allievi, i
Giovanissimi, e due
squadre di
minigiovanissimi
sperimentali. Il
successo nazionale per
una delle cinque
formazioni è già
arrivato, e facciamo i
complimenti a tutto lo
staff del settore
giovanile, ma adesso
aspettiamo di farne
altrettanti, magari
anche di più, a tutto lo
staff dei seniores, a
partire dalla squadra,
all’allenatore, allo
staff tecnico, e per
finire ma non ultimi
come importanza, anzi…,
sl Direttore Generale
Pierpaolo Marino ed al
Presidente Aurelio De
Laurentiis. Ovviamente
complimenti da traslare
nel tempo, e lo speriamo
tanto, al fischio finale
della partita di
domenica dello stadio “Partenio”.
Per il momento facciamo
un “in bocca al lupo a
tutti”, anzi, “facciamo
un bel boccone dei
lupi”.
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