5/10/2005
(VINCENZO
CIMMINO)- Se fosse un
romanzo lo chiameremmo così,
Fuga dal San Paolo.
Dati alla mano scopriamo a
malincuore che il Napoli
quest’anno ha 5300
abbonati in meno rispetto
allo scorso anno e nelle
prime tre partite ha avuto
la bellezza di 85000
spettatori in meno sempre
confrontandoci con i dati
del passato campionato,
un’enormità per una
piazza come Napoli che ha
sempre abituato i
calciatori a giocare in
uno stadio gremito.
I motivi di questo
allontanamento dal San
Paolo sono molteplici e il
direttore Marino,
intervistato
sull’argomento, ce ne
indica alcuni:
“Sicuramente il Decreto
Pisanu non ci ha favorito
sotto questo punto di
vista: la gente non può
più arrivare allo stadio
in auto, i parcheggi
scarseggiano e la gente
spesso preferisce stare a
casa piuttosto che
prendere i mezzi pubblici.
Inoltre i biglietti
nominativi hanno creato
grande confusione, lo
abbiamo visto tutti contro
la Massese. Comunque
stiamo provvedendo ad
installare nuovi punti
vendita per i biglietti
per rendere la vita più
facile ai tifosi. Noi
vorremmo lo stadio sempre
pieno e per questo stiamo
pensando a
mini-abbonamenti per il
girone di ritorno, con la
squadra che sarà più
rodata i tifosi si
avvicineranno. Non
dimenticatevi anche il
fatto che la nostra
campagna abbonamenti è
partita a pochi giorni
dall’inizio del
campionato a causa delle
note vicende giudiziarie e
quindi non c’è stato
tempo di pianificare una
campagna pubblicitaria.
“
Il Napoli comunque
presenta dei dati di
presenza molto buoni a
livello nazionale ma se si
raffrontano i dati dello
scorso anno le differenze
sono enormi, Napoli-
Avellino nel 2004 fu
seguita da 60000 persone,
il derby di domenica,
Napoli- Juve Stabia, ha
contato ‘solo’ 28000
presenze.
A parte tutte le scusanti
elencate da Marino c’è
un altro aspetto da
considerare: il tifoso
napoletano ha subito
l’onta della serie C già
per un anno e non si
sarebbe mai aspettato di
dovere vivere questa
situazione ancora una
volta, per lui affrontare
il Gela o il Lanciano, non
ce ne vogliano, è come
vivere una punizione
divina assegnataci dal Dio
Carraro il quale l’anno
scorso decise che il
Napoli doveva retrocedere
dal purgatorio della serie
B all’inferno della C.
L’unico modo per
riportare gente al San
Paolo è quello di
iniziare davvero a dettare
legge in questo
campionato, il tifoso ha
bisogno di sognare e la
terza serie di spunti per
farlo ne offre pochi,
tocca a noi crearceli.
Come dire: se proprio
dobbiamo farla questa C1
facciamola alla grande…
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