• LINEA DURA DELLA FIGC. PER IL NAPOLI C'È DA ATTENDERE E SPERARE •

16/7/2005

(Raffaele Russo) - Sette ore. E’ durato più del previsto il consiglio Federale della Federcalcio. La Figc ha materializzato è reso concreto ciò che si vociferava da tempo e cioè che non avrebbe fatto sconti a nessuno. Di conseguenza si è limitata a ratificare ciò che giovedì aveva deliberato la Coavisoc e come ha dichiarato il presidente Franco Carraro “Si è limitata a svolgere un ruolo da notaio”. Risultato non sono in regola per iscriversi ai campionati: il Messina ed il Torino in serie A; Perugia e Salernitana in serie B e ben otto squadre dai campionati di seri C (Benevento, Gela, Spal, Imolese, Torres, Rosetana, Vis Pesaro, e Fermana). Sono state escluse anche Fidelis Andria e Sora che non avevano presentato ricorso e Reggiana e Venezia poiché già in stato di procura fallimentare. Una vera è propria bomba che esplode nel calcio italiano che promette un’altra estate bollente colma di ricorsi ai vari organi preposti. Come lo scorso anno il Napoli attende di sapere quale campionato si troverà a disputare e sicuramente dovrà attendere almeno fino ai primi di Agosto. La Figc ha deciso di attendere le decisioni della giustizia amministrativa prima di stillare i calendari e procedere ai ripescaggi. Una cosa è certa: I ripescaggi ci saranno. Questo lo ha ribadito Carraro ignorando l’appello del presidente della lega di C, Mario Macalli , il quale sostiene l’ipotesi secondo cui sarebbe più opportuno non effettuare i ripescaggi ma ridurre la serie C e costituire un girone unico perché come lui stesso ha affermato “se si mantengono in serie C l'attuale numero di squadre, a fine settembre il 60% di loro avrà già dei problemi”.
In casa Napoli, tutto ancora tace. Neanche dopo l’esito del Consiglio federale il presidente Aurelio De Laurentiis e il dg Pierpaolo Marino hanno sentito l’esigenza di rilasciare dichiarazioni ufficiali sulla posizione del club campano e sulle mosse strategiche che stanno preparando. Tuttavia è trapelata la notizia che il Napoli Soccer presenterà un ricorso alla Camera di Concilazione del Coni entro Lunedì 18 Luglio, chiedendo la riammissione al campionato cadetto.
Anche in parlamento c’è chi si mobilità sposando la causa del Napoli, è il caso del Senatore Antonio Gentile, presidente del Napoli Club dei parlamentari il quale si è fatto promotore di un’insolita iniziativa: "Siamo pronti a sollecitare uno sciopero della fame a rotazione, fra i parlamentari, ma anche fra i ceti intellettuali e tutti i tifosi del Napoli se nonsarà fatta giustizia. La Lega di C delibera l'impossibilità di procedere al ripescaggio per squadre che ne hanno già usufruito negli ultimi anni, ma la Lega B fa finta di niente: per analogia, essendo entrambi organismi federali, quella delibera mai impugnata dalla Figc non può non essere estesa ed applicata anche per la B". Inoltre il Senatore è convinto che molte altre squadre in serie B non avevano i requisiti per l’iscrizione ,chiede trasparenza per l’applicazione del Lodo Petrucci e chiede giuste sanzioni per le squadre che risultino coinvolte nello scandalo delle partite comprate (vedi Genoa).
Intanto la situazione attuale in virtù della norma sui ripescaggi modificata lo scorso 13 giugno è la seguente : Il Napoli è 4° nella classifica delle squadre ripescabili e quindi anche nel caso in cui come prevede il regolamento , al Messina sarà negato il diritto di accedere al Lodo Petrucci (poiché ha meno di 10 anni di campionati disputati; essendosi costituita nel 1998) , è destinato a rimanere nell’inferno della C.
La speranza però arriva dalla Corte Federale, infatti pare che , la Corte stia per giudicare illegittima la modifica limitata a Serie A e B e quindi tornando in vigore i vecchi criteri di ripescaggio la squadra di De Laurentiis si ritroverebbe in seri B insieme con il Vicenza.La Non si conosce tuttavia con certezza la volontà della Corte Federale che potrebbe anche decidere di estendere la norma introdotta il 13 giugno anche alla serie C , a tutto vantaggio della Cavese che rischia di non essere ripescata per aver usufruito di questo privilegio cinque anni fa. Ma la Corte potrebbe anche stravolgere la norma e reinterpretarla limitando il divieto al solo ripescaggio nella stessa categoria. Questa soluzione gioverebbe al Catanzaro che sarebbe riammesso in B , ma condannerebbe il Pescara; i calabresi furono infatti ripescati dalla C2 alla C1, gli adriatici hanno invece usufruito del ripescaggio proprio in serie B appena un anno fa proprio grazie al fallimento della vecchia SSC Napoli.
Gli Azzurri attendono con interesse anche le decisioni in merito al caso Genoa - Venezia. In ogni caso se la Corte federale dovesse pronunciarsi in tempi rapidi, Il Napoli potrebbe decidere di attendere e di costituirsi in giudizio solo nel caso di ricorso alla giustizia amministrativa da parte di Pescara e Catanzaro.
Sicuramente faranno ricorso la Saleritana ed il Perugina; ma per la verità le speranze di far ribaltare l’esito della decisione della Coavisoc per i due club sono davvero pochissime. Lo scorso anno il Consiglio di Stato accolse pochissimi ricorsi. Il caso più clamoroso per tutto il suo evolversi fu quello della Fidelis Andria: Prima il club pugliese ottenne ai primi di settembre un'ordinanza di riammissione alla C1 dalla terza sezione del Tar Lazio che capovolse l'esito del procedimento davanti alla Camera di Conciliazione ed Arbitrato del Coni e fu stabilito di inserire la società in C1 al posto del Como. Tuttavia pochi giorni dopo, il Consiglio di Stato ribaltò l'ordinanza del Tar Lazio, riammise il Como in C1 ed escluse la Fidelis Andria che però aveva già acquisito il diritto di partecipare al torneo. Così Lega di C e Federcalcio furono costrette al allargare il campionato a 19 squadre .
Sperando che no si verifichino anche quest’anno situazioni quantomeno grottesche, non ci resta che aspettare e sperare che tutte le parti dell’enorme ingranaggio che si è innescato combacino perfettamente e riportino il Napoli in una categoria più appropriata di quella attuale, consapevoli del fatto che gli enormi interessi economici e politi che genera il calcio , ci faranno passare un’altra estate colma di incertezze.
 

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