• IL NAPOLI CHIUDE IL BILANCIO IN ROSSO •

3/1/2007

(VINCENZO CIMMINO) - 9.088.780 euro di perdite nell’anno 2005/2006: a tanto è ammontata la perdita d’esercizio nel campionato appena concluso per la SSC Napoli. Un bilancio chiuso in rosso per il club di Aurelio De Laurentiis (nella foto) che comunque, da grande imprenditore qual è, si aspettava che il rilancio dell’azienda Napoli non fosse tutto rose e fiori, almeno nei primi anni. In una relazione presentata agli istituti di credito, sottoscritta dalla moglie-vice presidente Jacqueline Marie Baudit e dalla figlia Valentina, terza componente del consiglio d'amministrazione, il presidente spiega: “Per quanto riguarda il debito nei confronti di Unicredit sono fiducioso: già dal prossimo anno, con anticipo sui programmi, riusciremo a generare risorse da destinare all’estinzione di tale debito. Quest’anno è stato chiuso in rosso ma dal prossimo bilancio conto quantomeno di pareggiare entrate ed uscite, e questo sarebbe sicuramente un risultato ragguardevole per la nostra azienda”.
Il presidente spiega poi quali saranno i punti su cui puntare nei prossimi anni: “Innanzitutto vogliamo sfruttare al massimo il marchio Napoli, dobbiamo far crescere in maniera esponenziale il nostro settore merchandising, grazie ai nostri sponsor e ai nostri professionisti del settore. Inoltre sarebbe importante un rilancio del settore giovanile: creare in casa giocatori capace di acquisire negli anni un valore di mercato potrebbe far crescere il valore del club”.
Nonostante una crescita rispetto al primo anno di serie C1 emerge una incongruenza: gli incassi ai botteghini sono diminuiti. De Laurentiis trova però subito una spiegazione a tale fenomeno: “Il problema lo si è avuto nel momento in cui è stato introdotta la legge Pisanu che ha reso più difficile l’accesso agli stadi. Non credo infatti che questo calo sia dovuto ad un disinnamoramento della gente, basti guardare i dati relativi agli abbonati Sky a Napoli che sono in forte aumento dal momento in cui abbiamo sottoscritto il contratto con la piattaforma di Murdoch”.

INDIETRO