(VINCENZO CIMMINO)
- 9.088.780 euro di
perdite nell’anno
2005/2006: a tanto è
ammontata la perdita
d’esercizio nel
campionato appena
concluso per la SSC
Napoli. Un bilancio
chiuso in rosso per il
club di Aurelio De
Laurentiis (nella foto)
che comunque, da grande
imprenditore qual è, si
aspettava che il
rilancio dell’azienda
Napoli non fosse tutto
rose e fiori, almeno nei
primi anni. In una
relazione presentata
agli istituti di
credito, sottoscritta
dalla moglie-vice
presidente Jacqueline
Marie Baudit e dalla
figlia Valentina, terza
componente del consiglio
d'amministrazione, il
presidente spiega: “Per
quanto riguarda il
debito nei confronti di
Unicredit sono
fiducioso: già dal
prossimo anno, con
anticipo sui programmi,
riusciremo a generare
risorse da destinare
all’estinzione di tale
debito. Quest’anno è
stato chiuso in rosso ma
dal prossimo bilancio
conto quantomeno di
pareggiare entrate ed
uscite, e questo sarebbe
sicuramente un risultato
ragguardevole per la
nostra azienda”.
Il presidente spiega poi
quali saranno i punti su
cui puntare nei prossimi
anni: “Innanzitutto
vogliamo sfruttare al
massimo il marchio
Napoli, dobbiamo far
crescere in maniera
esponenziale il nostro
settore merchandising,
grazie ai nostri sponsor
e ai nostri
professionisti del
settore. Inoltre sarebbe
importante un rilancio
del settore giovanile:
creare in casa giocatori
capace di acquisire
negli anni un valore di
mercato potrebbe far
crescere il valore del
club”.
Nonostante una crescita
rispetto al primo anno
di serie C1 emerge una
incongruenza: gli
incassi ai botteghini
sono diminuiti. De
Laurentiis trova però
subito una spiegazione a
tale fenomeno: “Il
problema lo si è avuto
nel momento in cui è
stato introdotta la
legge Pisanu che ha reso
più difficile l’accesso
agli stadi. Non credo
infatti che questo calo
sia dovuto ad un
disinnamoramento della
gente, basti guardare i
dati relativi agli
abbonati Sky a Napoli
che sono in forte
aumento dal momento in
cui abbiamo sottoscritto
il contratto con la
piattaforma di Murdoch”.