9/12/2005
(VINCENZO CIMMINO)- Se
il Napoli ha fallito
l’appuntamento con il
calcio che conta
perdendo malamente la
prima sfida di coppa
Italia con la Roma
altrettanto lo si può
dire dei suoi tifosi che
nella giornata di lunedì
hanno fatto di tutto per
smentire le belle parole
che solo poche ore prima
patron De Laurentiis
aveva speso per loro. Ma
ricostruiamo per somme
linee quello che è
successo in questo
giorno di ordinaria
follia.
Prima della partita si
capisce subito che non
sarà una giornata facile
per la polizia che è
costretta ad intervenire
per bloccare un gruppo
di tifosi azzurri in
procinto di assaltare il
pullman dei supporters
romani, grazie al lancio
di lacrimogeni la
situazione si calma
anche se alla fine due
persone saranno fermate.
All’interno dello stadio
la situazione sembra
essere leggermente più
calma fino a quando
dalla curva A vengono
lanciati verso i tifosi
romani una serie
incredibile di petardi e
fumogeni e si dice che
sia arrivato anche un
tacchino vivo legato per
i piedi!
Ma la situazione
degenera ancora di più
alla fine del match,
all’esterno dello stadio
succede il finimondo: i
tifosi cominciano ad
uscire di senno e
rovesciano ogni
cassonetto et similia
che trovano per la
strada. Ad un certo
punto una macchina della
polizia viene incendiata
mentre le forze
dell’ordine provano a
fermare questi
facinorosi. Ma proprio
all’esterno del
Commissariato San Paolo
avviene il putiferio:
l’edificio viene preso
da assalto da un orda di
persone inferocite che
dopo vari tafferugli
vengono allontanati
grazie a lacrimogeni.
L’episodio più
increscioso avviene però
all’esterno della
redazione di ‘Cronache
di Napoli’ che è fatta
oggetto di lanci di
oggetti e lacrimogeni.
Ma leggiamo il
comunicato che ‘Cronache
di Napoli’ ha mandato
poco dopo l’accaduto:
“Alcuni pseudo-tifosi
azzurri - si legge nella
nota - hanno lanciato
contro il balcone della
redazione pezzi di
ghiaccio, bottiglie
rotte e alcuni
lacrimogeni raccolti in
strada, le cui
esalazioni hanno
costretto i giornalisti
ad abbandonare la
redazione e a rifugiarsi
nel palazzo”.
“ll nostro impegno nel
raccontare cio´ che
succede a Napoli, senza
addomesticamenti di
sorta o sudditanze
psicologiche, non
diminuira´ certo dopo
questo gravissimo
episodio - sottolineano
il direttore
responsabile Domenico
Palmiero e il direttore
editoriale Giovanni
Lucianelli - ma anzi
continueremo piu´ di
prima a offrire una
informazione libera nel
rispetto dei diritti dei
nostri lettori”.
Bilancio finale della
giornata: quindici
feriti tra le forze
dell’ordine e ventisette
fermati.
A margine di questo
bollettino di guerra è
d’uopo fare alcune
riflessioni: tanto si
era parlato che questa
era una partita a
rischio e purtroppo tale
si è rivelata anche se
dobbiamo constatare
l’assoluta correttezza
dei supporters
romanisti. Reja e Marino
pochi giorni fa
contestarono la
decisione del prefetto
di anticipare la gara
alle 15 indicando il
pubblico napoletano come
uno dei più corretti
d’Italia; beh, a questo
punto leggendo le prime
pagine di tutti i
giornali ed accorgendosi
che la partita è stata
oscurata da questi
episodi di cronaca
avranno leggermente
cambiato idea; i tifosi
erano chiamati ad una
prova di maturità e
correttezza, a
dimostrare l’inutilità
di certi provvedimenti
restrittivi riferiti
alla città di Napoli,
hanno completamente
fallito questa prova e
noi di Pianetazzurro non
ce la sentiamo di dare
loro nessuna attenuante.
Se è questo ciò che ci
aspetta in serie A
verrebbe quasi voglia di
restare in C…
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