• PARACADUTI PER TUTTI, NAPOLI SI ASPETTA CHE VENGA FATTA GIUSTIZIA (SPORTIVA) •

4/8/2005

(Vincenzo Letizia) - Mentre si valuta in queste ore la legittimità dei documenti presentati dalla Società Metropolitana Acque Torino (Smat) che ha garantito ai tifosi granata il cosiddetto “paracadute” per poter assistere quantomeno al torneo cadetto, restano i dubbi sull'intera vicenda, soprattutto in virtù di quanto accaduto la scorsa estate alla fallita SSC Napoli. La curatela fallimentare chiese ed ottenne infatti dal Tribunale il blocco del Lodo Petrucci per la neonata Napoli Soccer, costringendo in pratica Aurelio De Laurentiis a sborsare per la C la ciclopica cifra di 30 milioni di euro contro i 7 richiesti dalla Figc per il Lodo Petrucci. Il Torino, nonostante gli ingenti debiti contratti dal club di Cimminelli nei confronti del fisco e le tante irregolarità di bilancio, ripartirà dalla serie B attraverso una formula che consentirà al nuovo proprietario di corrispondere una cifra di 8 milioni di euro.
Altra considerazione che va’ assolutamente fatta, riguarda quella che pone in rilievo il caso che le regole relative all’ordinamento sportivo, guarda caso ancora a sfavore del Napoli, almeno secondo la decisione del TAR, non sono state rispettate. Infatti, tutti i passaggi della giustizia sportiva, avevano appurato che il Messina non aveva ottemperato ai pagamenti delle varie spettanze per essere in regola con l’iscrizione al campionato, entro il termine PERENTORIO. E’ davvero singolare che un tribunale amministrativo, non riconosca la tutela di un principio così importante come la perentorietà. Ed è proprio per questo che la Federcalcio farà ricorso al Consiglio di Stato contro il Messina. La Figc si opporrà alla sentenza del Tar per provare a garantire un identico livello di garanzia nei confronti di tutte le altre società, nel caso non vengano accettati i ricorsi terzi. Ma la domanda a questo punto sorge spontanea: e se i dettati dell’ordinamento sportivo, che avrebbero certamente condotto ad una riammissione del Napoli in serie B, dovessero essere disattesi anche dal Consiglio di Stato, Carraro come si comporterà questa volta con un’intera tifoseria, quella azzurra, che già l’anno scorso non si è fatto lui stesso scrupolo di mortificare? Solo dopo l’11 Agosto avremo risposta a questo quesito...
Intanto, in tutto questo bailamme, c’è un nuovo colpo di scena nella vicenda Genoa: sono emerse infatti procedure irregolari legate alla sentenza emessa dalla Disciplinare che ha spedito la società rossoblù in C1. Secondo i legali del Genoa, a leggere il comunicato ufficiale della Lega calcio si capisce che l'accusa è stata presente nei giorni 23, 24, 25, 26 e 27 luglio. In questi ultimi 3 giorni c'è stata però la Camera di consiglio e la presenza di una delle parti non è regolare. L'avvocato Maurizio Mascia, che si occupa della questione, ha già chiesto l'annullamento della sentenza. Venerdì 5 agosto l'udienza. Sarebbe davvero nauseante assistere ad un ennesimo colpo di spugna che cancellerebbe le 40 pagine di prove ed intercettazioni che inchiodano inesorabilmente la società rossoblu per illecito sportivo con responsabilità diretta.
E il Napoli cosa fa? Sembra che gli avvocati di De Laurentiis abbiano deciso di concentrare i loro sforzi per i ricorsi al Consiglio di Stato, contro Pescara e Vicenza, che poi sarebbero le prime due ripescate del torneo cadetto a danno del club azzurro. Queste società sarebbero quelle che avrebbero più problemi con i pagamenti all'Inail, sia per quello che concerne gli accordi di rateizzazione sia per gli effettivi pagamenti effettuati. Ma c’è di più, addirittura il Pescara non avrebbe mai adempiuto al versamento dei contributi Enpals e se questo si rivelasse vero, sarebbe davvero un’ immane ingiustizia privilegiare la società abruzzese, ai danni del Napoli: ovvero tra le tre società più sane dell’intero panorama italiano.
 

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