(Michele
Caiafa) – Il sindaco
di Castelvolturno
(centrodestra) Antonio
Scalzone annuncia: “Se
sorgeranno problemi per
la convenzione dello
stadio San Paolo
(sicuramente ne
sorgeranno ancora)
abbiamo la possibilità
di poter costruire un
nuovo stadio per
ospitare le partite
della Napoli Soccer,
anzi vi dico anche di
più: abbiamo anche
individuato più zone per
la costruzione del nuovo
stadio”. E’ proprio una
notiziona, anzi potrebbe
diventare la notizia
dell’anno per quel che
riguarda il cammino
della neonata società
sportiva Napoli Soccer
2004 SpA. Difatti la
squadra napoletana, dopo
più di otto lustri (40
anni), potrebbe
abbandonare il tempio
del calcio a Napoli e
cioè lo stadio San
Paolo, teatro delle
vittorie dei due
scudetti e della Coppa
UEFA nella mai
dimenticata epoca
Maradona.
Ma adesso è giunto il
tempo di dover guardare
innanzi. Certo, a quale
tifoso napoletano nel
mondo non dispiaccia
dover abbandonare gli
spalti del mitico stadio
San Paolo? A questa
domanda non c’è nemmeno
bisogno di rispondere.
Ma da questo momento ci
sono da fare altri tipi
di valutazione. La prima
riguarda il
comportamento del
Comunale di Napoli nei
confronti del presidente
Aurelio De Laurentiis.
Certo è vero che il
Comune in quanto tale,
non può comportarsi
nella fase contrattuale
come una qualsiasi
società privata, come
auspicava potesse fare
De Laurentiis (“ho
chiuso contratti di ben
più alto livello e in
molto meno tempo con
grandi società di
livello internazionale”)
ma nemmeno doveva avere
questo tipo di
atteggiamento che sta
assumendo, dimenticando
troppo presto che il
caro don Aurelio ha
tolto loro parecchie
castagne dal fuoco
prendendo questa estate
il titolo della fallita
società sportiva calcio
Napoli dalle mani della
curatela fallimentare.
Ricordiamo tutti che lo
stadio di Fuorigrotta è
un gigante appesantito
da un’infinità di
problemi, come dichiarò
lo stesso prefetto di
Napoli Fiorolli, e che,
solamente per
ristrutturarlo
bisognerebbe sborsare
una cifra tra i 15 e i
20 milioni di euro,
tenedondolo comunque
molto distante dalle
normative europee
dell’UEFA sulla
costituzione dei nuovi
stadi in vista degli
Europei del 2012 ai
quali l’Italia si vuol
candidare come nazione
ospitante. E poi, non
dimentichiamoci che il
Comune di Torino ha dato
lo stadio Delle Alpi di
Torino in gestione alla
Juventus per 99 anni e
presto si appresterà a
farlo anche il Comune di
Milano in favore delle
società di Milan ed
Inter. Ed allora perché
a Napoli tutto questo
non si può fare? Mah.
Comunque uscendo fuori
dalle questioni
politiche e dalla
affettività del tifoso
verso lo stadio flegreo,
dobbiamo anche rivelare,
almeno allo stato
attuale delle cose, la
non convenienza a
rilevare da parte della
Napoli Soccer la
struttura di Fuorigrotta,
infatti oltre ai motivi
prima esposti, dobbiamo
anche far notare che lo
stadio è totalmente
lontano dalle nuove
norme degli stadi
europei che
somiglieranno sempre di
più agli stadi americani
di football oltre ai
noti campi inglesi
dell’Old Trafford
(Manchester United) e
Chelsea Village (Chelsea),
stadi che non sono solo
stadi, anzi la partita
di calcio è solo uno dei
tanti fattori per quel
che concerne l’esistenza
di queste strutture,
difatti il tifoso, che
può diventare anche
socio (come accade per i
tifosi del Manchester
United) può recarsi in
queste strutture per
cenare, per fare
shopping ed allietare i
più piccolini con
attività ludiche come i
videogames. Si può fare
anche un museo della
squadra ospitante nello
stadio, come accade a
Chelsea ed inoltre fare
del merchandasing con
l’abbigliamento sociale
della squadra oltre che
vari gadget sfiziosi. Ma
si può fare ancora tanto
altro (cittadella dello
sport?) attorno a queste
nuove strutture ed
all’interno di queste
ultime. In Italia chi si
sta avvicinando di più a
questo modello di stadio
è la Juventus, che
costruirà davvero una
bomboniera di stadio
all’interno del desolato
Delle Alpi che ospiterà
tutte le attività del
“Mondo Juve” e per le
quali l’amministratore
delegato della Juventus
Antonio Girando ne và
enormemente fiero.
E quindi noi siamo
convinti che nella mente
del nostro poliedrico
presidente ci sia anche
quella di poter varcare
la soglia di questo
nuovo calcio business
semmai dando, in
perfetto stile
americano, anche il nome
dello sponsor al nuovo
stadio. E quale cosa
migliore se non la
costruzione di uno
stadio ultramoderno che
sia la base di quella
società di livello
mondiale che il
presidentissimo Aurelio
De Laurentiis è
intenzionato a
costituire? Bè, staremo
a vedere con la massima
fiducia nei confronti di
De Laurentiis
l’evolversi della
questione stadio e ci
permettiamo di dare un
consiglio al presidente.
In caso di costruzione
del nuovo stadio, se lei
non ci ha già pensato
(dubitiamo che non abbia
già preso in
considerazione l’idea)
costruirne uno da almeno
e ripetiamo almeno
90.000 posti vista
l’affluenza di massa per
partite di serie C,
figuriamoci quindi per
partite di livello
mondiale quale lei
auspica, grande
presidente. |