(Alessio Borrelli)
- L’avvocato Edoardo
Chiacchio è da
sempre considerato
uno dei maggiori
conoscitori di
diritto sportivo e
più volte è stato
chiamato dalle varie
società di calcio
per difendere i
diritti. Di lui si
ricordano
soprattutto la
sentenza dello
scorso anno che
permise l’iscrizione
del Como alla serie
C1 nonostante fosse
sull’orlo del
fallimento. Più
recente invece il
caso della
squalifica del
centravanti del
Napoli Calaiò in
seguito
all’espulsione
rimediata nella
penultima gara di
campionato con il
Rimini. Fu lui
l’artefice della
riduzione della
squalifica da due ad
una sola giornata
(scontata
nell’ultimo turno a
Giulianova)
dimostrando che
l’ariete siciliano
era stato provocato
dal difensore del
Rimini Milone.
Adesso a lui il
Napoli potrebbe
affidargli un
compito molto più
lungo ed arduo di
una riduzione di
squalifica:
l’eventuale
ripescaggio.
Nell’ennesima estate
di grande caos c’è
qualcosa che non
quadra riguardo ai
ripescaggi. La Lega
di A e B ha
ufficializzato che,
qualora dovesse
presentarsi
l’esigenza di
riammettere in B una
formazione di C1 si
darebbe la
precedenza alle
quattro retrocesse
(nell’ordine
Vicenza, Pescara,
Venezia e
Catanzaro). La
regola in C1 è
diversa perché
secondo la Lega di
C, quella in cui il
Napoli appartiene,
le società che negli
ultimi cinque anni
hanno usufruito di
un ripescaggio non
potrebbero averlo di
nuovo e ciò
spianerebbe quasi
sicuramente agli
azzurri le porte
della B. Di questa
questione e di altre
ne abbiamo parlato
proprio con
l’esperto giurista
napoletano.
Avvocato Chiacchio,
lei ha già difeso il
Napoli facendo
diminuire di una
giornata la
squalifica di Calaiò.
Adesso è pronto per
tuffarsi nella lunga
vicenda che potrebbe
portare ad un
eventuale
ripescaggio?
“Io sono sempre
pronto qualora vengo
chiamato in causa.
Ma se vuole sapere
se difenderò anche
stavolta i diritti
del Napoli le dico
che finora non ho
sentito alcuno della
Napoli Soccer e ciò
significa che per il
momento non è una
vicenda che mi possa
riguardare
direttamente”.
Però se l’aspetta
una chiamata da
parte di De
Laurentiis e Marino?
“Se vorranno puntare
su di me per
sbrigare la
procedura legata al
ripescaggio
ovviamente farò il
possibile affinché
vengano difesi i
diritti della Napoli
Soccer. Però non mi
sembra il caso di
parlare direttamente
di questa vicenda.
C’è tanto ancora da
stabilire, è troppo
presto per il Napoli
come per qualunque
società”.
Il Comunicato che la
FIGC ha diramato
riguardo ai
ripescaggi parla
chiaro. Per la B la
precedenza sarà
prima per le quattro
retrocesse mentre la
Lega di C agisce in
modo diverso.
Secondo lei è stato
fatto apposta per
danneggiare il
Napoli?
“Non ci voglio
nemmeno pensare in
quanto non credo
proprio che qualcuno
scelga una procedura
di ripescaggio per
fare un torto a
qualche squadra. No,
non si può pensare
in malafede.
Piuttosto la FIGC ha
deciso di dare la
precedenza alle
retrocesse, questa è
la procedura”.
Quale delle due
procedure è giusta?
“Non voglio
intromettermi in
cose che non mi
riguardano, però
secondo me è
ingiusta un’altra
cosa e cioè che due
leghe che fanno
parte di un sistema
comune quale il
calcio scelgano due
strade diverse.
Questa è
un’anomalia”.
Secondo lei in tutto
questo caos quante
possibilità ha il
Napoli di disputare
la serie B la
prossima stagione?
“E’ impossibile fare
previsioni in questo
momento. Bisognerà
attendere il 30
giugno e cioè quanto
gli organi
competenti
esamineranno la
situazione di ogni
squadra e
dichiareranno le
società a rischio
che in un arco di
tempo limitato
dovranno mettere a
posto il quadro
finanziario. Prima
di questa data non
ci si può
sbilanciare più di
tanto”.
Qualora il Napoli
dovesse rimanere
fuori dalla B si
aspetta anche un
ricorso al TAR ed al
Consiglio di Stato?
“Tutte le società
che si ritengono
danneggiate hanno il
diritto di
rivolgersi prima
all’arbitrato del
CONI per poi
eventualmente
passare alla
Giustizia Ordinaria
ricorrendo prima al
TAR e poi al
Consiglio di Stato.
Però lo ripeto,
prima del 30 giugno
non si può sapere
nulla di certo e
quindi non voglio
sbilanciarmi se non
ho i dati alla mano.
Bisognerà aspettare
la data precisa, si
tratta di pochissimi
giorni e poi si
potrà fare un primo
bilancio sia sul
Napoli che sulle
altre squadre
italiane”.
Per concludere un
giudizio
sull’attuale
situazione del
calcio. Siamo di
fronte alla quinta
estate “calda”
consecutiva. A
questo punto c’è
bisogno di qualche
modifica in questo
sistema che ha
chiaramente
dimostrato di non
funzionare?
“Il calcio negli
ultimi anni ha speso
più del dovuto ed
oggi ne sta pagando
le conseguenze.
L’unico rimedio è
quello di gestire
bene le risorse a
disposizione e
chiudere la stagione
con i bilanci a
posto. Cosa che
negli ultimi non è
stata fatta in
quanto una buona
parte dei club
italiani ha
puntualmente chiuso
con i bilanci in
rosso”.