• TENNIS – TENNIS NAPOLI CUP, IL MONDO E’ QUI •

14/3/2007

(l'inviato GIUSEPPE PALMIERI) - Una luminosa giornata di sole accoglie, nella splendida location del Tennis Club Napoli, la presentazione della 102esima edizione della Tennis Napoli Cup, che quest’anno, per la seconda volta consecutiva, prende il nome dal title sponsor Msc Crociere. La manifestazione (un challenger da 100.000 dollari di montepremi) cresce di edizione in edizione, quest’anno, come hanno orgogliosamente dichiarato gli organizzatori, è, dopo il Foro Italico, il secondo torneo di tennis d’Italia. In un clima di attesa, di gratitudine, di ottimismo e di grandi aspettative per il futuro del torneo e del tennis campano, si è tenuta la conferenza stampa inaugurale. Vi sono state rappresentate tutte le componenti che danno vita alla manifestazione: le istituzioni con gli assessori provinciali, comunali e regionali, Falbo, Cascetta e De Luca ; lo sponsor principale attraverso il direttore di Msc Crociere Massa; il Coni con il presidente della sezione napoletana Amedeo Salerno; il Tennis Club Napoli per voce del presidente Serra, il direttore del torneo Chiaiese, poi Rummo e Raveglia, oltre alla madrina del torneo, l’attrice spagnola Berasategui. Oltre ai ringraziamenti di rito tra le varie componenti che hanno composto lo splendido mosaico che sarà la settimana di grande tennis all’ombra del Vesuvio, interessanti le dichiarazioni che vedono proprio la manifestazione tennistica come “occasione per l’internazionalizzazione e del rilancio a livello mondiale dell’intera città”, “momento di crescita dell’attenzione del pubblico, delle imprese e delle istituzioni”. Il torneo è, secondo i relatori, il maggiore evento sportivo nella città di Napoli, vista anche la crescita progressiva dello stesso, è un momento che porta in alto e nel mondo il nome della città. Un commosso ricordo da parte di tutti a Mariano Ruggiero, tra i fautori storici della manifestazione, recentemente scomparso. Poi la parte più succulenta per gli amanti della racchetta. Quella tecnica. Il torneo presenta diversi giocatori tra i primi 100 del mondo come Pavel, che sembra l’uomo da battere, Peja, Devilder (n.81 del mondo), Gulbis, Hernandez, tanti giocatori italiani e ben 5 tennisti campani, tra cui il detentore del titolo, Potito Starace. Spazio anche ai giovani con la presenza di tre giovanissimi campioncini in erba del Tennis Club Napoli, quali Fioravanti e Maiorano che completano la pattuglia campana insieme al già citato Starace, Petrazzuolo (nella foto) e Accardo. Novità riguardano anche le strutture, con il campo centrale ampliato a 2500 posti disponibili, il campo numero 3 a 250 posti e la novità, ancora da definire nei dettagli, della possibilità di vedere tutte le partite del torneo via Internet. Insomma, nel cuore di Napoli, tutto è pronto per ospitare, dal 24 marzo al 1 aprile, il grande tennis, per aggiungere un’altra splendida pagina alla lunga storia di questo felice binomio.

• TENNIS - ANGELO CHIAIESE: “IL TENNIS INSEGNA A VIVERE” •

14/3/2007

(Intervista esclusiva di GIUSEPPE PALMIERI) - A margine della conferenza stampa di presentazione della Tennis Napoli Cup, in esclusiva, per i lettori di PianetAzzurro, abbiamo intervistato il direttore del torneo, Angelo Chiaiese.
Direttore, il torneo è diventato uno dei momenti più importanti dello sport a Napoli, siamo arrivati al massimo o ci sono prospettive di crescita?
Ci sono, sicuramente prospettive di crescita. Stiamo andando al massimo, ma, come in tutte le cose, speriamo di migliorare il torneo, di migliorare alcune cose che vanno lavorate in una certa maniera, sempre da perfezionare.
Sfogliando l’albo d’oro si leggono nomi illustri di grandi campioni quali Pietrangeli, fino al recente Gasquet. Chi vince quest’anno la Tennis Napoli Cup?
Da napoletano spero e prevedo, nonostante ci siano grossi giocatori, il bis di Starace.
Si è parlato molto di tennis e giovani, ma la racchetta è da molti considerato uno “sport di elite”. E’ d’accordo? Come possiamo avvicinare tanti altri giovani?
No, il tennis non è uno sport d’elite. Ormai non ci vuole nulla di straordinario per giocarci, costa economicamente quanto il calcio. Chiunque ha nell’armadio un paio di scarpe da tennis, una tuta, un pantaloncino, una maglietta e può giocare. Una racchetta costa quanto le scarpe da calcio, se non qualcosa meno. Quindi non è sicuramente da vedere come uno sport elitario.
Si parla molto del rugby in questo periodo come sport che può insegnare valori ai giovani. Può il tennis ricoprire questo ruolo?
Si, a livello umano, io promuovo e promuoverò sempre molto il tennis, perché è uno sport che insegna a vivere prima ancora che a giocare.
 

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