• TENNIS - VOLANDRI UMILIA RE ROGER. POTITO SFIORA L'IMPRESA •

10/5/2007

(GIUSEPPE PALMIERI) Impensabile. "Non potevo nemmeno immaginarla nel migliore dei sogni questa partita". Cosi commenta Filippo Volandri, pochi minuti dopo aver umiliato il numero 1 del mondo, Roger Federer, sulla terra rossa del campo "Centrale" al Master Series di Roma. "Ho fatto una partita perfetta". Già, perfetta. Filippo trova l'aggettivo giusto per definire una prova che ha acceso di un entusiasmo che cosi grande non si sperava di vivere il pomeriggio tennistico della Capitale. Una partenza fenomenale, nella quale Federer è stato costretto dal livornese a cedere due volte il servizio, fa gridare al miracolo i presenti. Re Roger prova a reagire, ma Volandri risponde al break dell'elvetico e chiude 6-2. Tutti, a questo punto, si aspettano la reazione rabbiosa del campionissimo svizzero. Non arriva, e Volandri dimostra tutta la sua maturità e la sua forza. Al terzo gioco strappa il servizio a Federer che, stranamente abulico e falloso, non riesce a trovare la forza per pareggiare i conti, cedendo 6-4. Volandri esplode insieme al Foro Italico. Federer torna a casa sconfitto e deluso: "Ero in gran forma, pensavo di far bene, oggi non sono riuscito ad entrare in partita, rendete onore a Volandri". I complimenti di Federer raddoppiano il già enorme valore dell'impresa. Bravissimo Filippo.
La giornata di gloria del tennis italiano vive di altri momenti esaltanti con la sfida tra il campano Potito Starace ed il russo Davydenko, numero 4 del mondo. Il primo set accende la speranza nel pubblico del "Centrale" di assistere ad un altro miracolo. Il russo sbaglia tanto, troppo. Potito è in gran forma e dopo aver battuto Ferrero si dimostra autoritario e vincente e porta a casa il primo set per 6-4. Davydenko cambia racchetta e sbaglia molto meno, prendendo in mano l'iniziativa e mettendo in difficoltà Starace che cede la seconda partita con il punteggio di 6-2. Il terzo e decisivo set è lunghissimo ed è battaglia vera su ogni punto. Il russo si porta sul 5-3, ma Starace annulla 2 match-point, trova il break e pareggia sul 5-5. Nel momento decisivo della partita, Davydenko si mostra determinato e con i nervi saldi, e riesce, dopo 3 match point annullati da Potito, e dopo aver salvato una occasione per l'atleta di Cervinara di portare il match al tie-break, a chiudere la partita sul 7-5. Potito cede e butta via la racchetta, ma ha davvero fatto innamorare il pubblico romano e resi orgogliosi noi napoletani amanti del tennis, anche grazie a questa battaglia, durata oltre due ore, seppur persa contro un avversario sicuramente di valore assoluto.
Negli altri incontri, Nadal zittisce le voci che lo vedevano vittima di un malore, annichilendo Youzhny con un duplice 6-2 e affronterà nei quarti il ventenne serbo Djokovic, numero 5 del mondo, che ha superato la sorpresa dello scorso torneo romano, Baghdatis. L'americano Roddick è stato umiliato in due rapidi set dall'argentino Chela che domani affronterà il cileno Gonzalez, giustiziere del connazionale Massu dopo una lunga battaglia. L'avversario del russo Davydenko sarà lo spagnolo Robredo, vincitore su Simon. Mentre a sfidare il nostro Filippo Volandri, sarà il ceco Berdych che ha superato 6-2 6-1 l'argentino Acasuso. Il livornese è in svantaggio 3-1 negli scontri diretti, ma dopo aver superato sua Maestà Roger Federer, come dice una famosa pubblicità: "Impossible is nothing".

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