ARDE LA FIAMMA DELLA SPERANZA

I tifosi napoletani hanno sulle spalle 10 anni di sofferenza, quest’ultima stagione ha confermato ancora una volta la necessità di una società solida, nelle ultime ore voci provenienti dall’estero hanno riacceso questa speranza nei cuori dei tifosi.

Corbelli, si sa, è da tempo pronto a cedere le sue quote della Napoli SA, la società detentrice della maggioranza della Società Sportiva Calcio Napoli. Il problema consiste nell’eredità di pesanti e oscuri debiti lasciati dal vecchio presidente, ormai giunti alla scadenza, per questo un risanamento delle casse societarie sembrava preminente rispetto a qualsiasi operazione di cessione azionaria o di rafforzamento sportivo. Quindi i tempi sembravano davvero lunghi, mentre la squadra andava sfasciandosi, Corbelli e Naldi avrebbero dovuto mettere ordine nei conti e poi sperare nel Paperone di turno.

Proprio nelle ultime ore però si rincorrono voci di una cessione imminente, Naldi ha manifestato la sua volontà ad un maggiore impegno, aiutato anche da una società  finanziaria britannica. Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, del gruppo inglese Eurowest Funding, che controlla il Celtic Glasgow (il gruppo inglese che ha manifestato interesse a un ingresso nell'azionariato del club azzurro). L'operazione vedrebbe anche il coinvolgimento - ancora da definire - di un gruppo arabo il cui emissario, Sharad Skhadwala, è noto per aver costruito una serie di alberghi casinò sul Mar Nero e per aver tentato inutilmente la scalata alla Sampdoria.

Gli inglesi ancora una volta tornano dunque sulla strada del calcio Napoli, sembra davvero pressante l’interesse oltre manica alle vicende societarie azzurre, interesse ravvivato dalla fine dell’amministrazione giudiziaria con la conseguente libertà di agire economicamente.

Naldi dunque potrebbe arrivare a diventare maggior azionista e neo-presidente del Napoli, ed investirebbe, con l’aiuto degli inglesi, una cifra vicina ai 120 milioni €, sufficiente per rilevare quote e pagare debiti, lasciando anche fondi per la ricostruzione di una squadra lanciata verso più ambiziosi traguardi. Il punto ultimo di questa cordata sarebbe infatti la nuova gestione di tutto il patrimonio immobiliare della società (soprattutto i campi di Marianella e Soccavo) e la quotazione in borsa, obiettivo raggiungibile solo a costo di ottenere importanti risultati sportivi.

E' vero che il continuo ricorso alle sirene straniere getta ombre sull'imprenditoria italiana ed in particolare su quella partenopea, ma se gli interessi economici di una squadra sono seguiti da un tifoso come Naldi e con l'oculatezza di una buona gestione, non c'è che augurarsi che tutto questo si concretizzi al più presto. Dopo tante illusioni, speriamo che una nuova e forte società possa riportare gioia ed entusiasmo a tutti i napoletani, nuovamente orgogliosi di una squadra vera di cui andare fieri. Ne abbiamo davvero bisogno.

 

Raimondo Miraglia

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