Stamattina
ad un noto quotidiano sportivo, l'imprenditore italo-americano Marco De Mauro
si presentava ed annunciava a tutto il popolo azzurro di aver acquisito il
calcio Napoli. Di Mauro, 53 anni, originario di Ancona ma residente a New York
è il rappresentante in Italia della Free Mission Action Movement Church, una
società no-profit di ispirazione religiosa, ebraica per la precisione, con
sede a Brooklyn. Senza mezzi termini si espone De Mauro: "Abbiamo
acquistato il Napoli. Non ci sono segreti, Naldi sa tutto ed è
d'accordo". Di Mauro, con il contratto in mano, continua a parlare
spiegando i motivi che hanno portato la sua società ad interessarsi ai
partenopei: "Manca solo la nostra firma, ormai dipende tutto da noi. Non
aspiriamo alla presidenza, anche se rileveremo l'80% del pacchetto azionario.
Era una condizione per chiudere la trattativa. Naldi rimarrà il presidente.
Rimane l'unico dubbio: vogliamo creare posti di lavoro in Campania e il Napoli
é il punto di partenza ma deve rimanere in B. Entro due giorni verrà tutto
ufficializzato. Investiremo 600 mln di euro - continua Di Mauro - nella
regione e 120 sono per la società di calcio".
L'accordo dunque prevede, e qui c'è la vera sorpresa, per l'attuale
presidente partenopeo una quota minoritaria del 20 % è che Toto Naldi
continui ad essere il presidente del club di Soccavo. D'obbligo allora
chiedere lumi alla società partenopea: "c'è una trattativa in corso ma
non è l'unica ce ne sono altre" afferma l'addetto stampa Carlo Iuliano.
Il presidente Naldi va oltre: "E' vero la trattativa con Di Mauro è ben
avviata, ci sono ancora dei dettagli da definire, ma sono ottimista. La cifra
è quella di 120 milioni di euro. Di Mauro non è venuto a fare chiacchiere.
L'accordo potrebbe raggiungersi a breve termine, anzi brevissimi. Mi auguro
che già lunedì al San Paolo, quando batteremo il Vicenza, si possa
ufficializzare l'operazione. Non sarò più presidente? Non so. Io sto
cercando di rimanere nel club come socio e presidente e anche Di Mauro è d'accordo,
no?".
Anche in passato si è parlato di fantomatici soci esteri che sarebbero
entrati al fianco di Naldi ma questa volta ci sono tutti i presupposti per
credere che la trattativa sia reale e prossima alla conclusione.
A
cura di Raimondo E. Casaceli