AUGURI CORBELLI

Oggi il gruppo Corbelli ha versato 50 milioni di Euro sotto forma di fideiussioni, l'assemblea dei soci ha deciso la copertura delle perdite e la ricapitalizzazione della società per 7 milioni e 800mila euro. Decisivo il contributo del gruppo Naldi (alle cui spalle sembra esserci la Marriot, multinazionale in cui figurano capitali arabi e americani) a cui spetterà il 20 % del pacchetto azionario. Dunque Corbelli è il nuovo proprietario del Napoli senza tema di smentite. Ma chi è Giorgio Corbelli? Giorgio Corbelli nasce a Sant'Arcangelo, in provincia di Rimini, il 17 luglio del '55. Ha sviluppato la sua attività economica a Brescia. Nel 1982 crea l'emittente televisiva Elefante Tv, ottenendo la concessione per le trasmissioni nazionali. Nello stesso anno  fonda Telemarket, il primo circuito televisivo specializzato nella vendita di oggetti ed opere d'arte  e acquista  la maggioranza delle quote della casa d'arte Semenzato. Nel 1988 entra nel mondo dello sport diventando presidente del Brescia Basket. Nel 92/93 diventa presidente del Forlì, due anni dopo acquista i diritti di Desio, allora promossa in A1, e trasferisce la squadra a Roma, che a sua volta era retrocessa in A2. A fine giugno Corbelli ha ceduto le quote della squadra romana ai fratelli Toti. Oggi Corbelli possiede anche Telemarket 2, una stazione televisiva interregionale, a Napoli trasmette sui 37 Uhf. Ora dopo due anni di reggenza con Corrado Ferlaino entra a pieno titolo anche nel mondo del calcio. Il suo compito è dunque quello di non far rimpiangere l'ingegnere e questo francamente non ci sembra difficile, la gestione ferlainiana è stata caratterizzata da superficialità e incompetenza (checché se ne dica): l'unica preoccupazione dell'ingegnere era di incentivare la vendita degli abbonamenti e per fare ciò acquistava un giocatore di grido (Savoldi, Krol ) che faceva da specchietto delle allodole, purtroppo non si costruiva una squadra attorno a questi giocatori e i risultati erano deludenti. Gli unici anni in cui si sono avuti risultati positivi è stato quando si è messo da parte e ha lasciato che a operare fossero prima Italo Allodi e poi Luciano Moggi, quando poi all'ingegnere sono fallite quasi tutte le sue società a causa di investimenti sbagliati si è avuto il crack (maggiori dettagli qui). Fare meglio dell'ingegnere dunque non dovrebbe essere difficile ma solo dal prossimo campionato potremo giudicare il suo operato, vedremo se avrà capito che la rosa di una squadra si forma in estate e non a metà campionato. E vedremo se avrà capito che è inutile comprare, come faceva anche il suo predecessore, gruppi di tifosi organizzati, sia pure rappresentativi, per avere il favore del pubblico: il pubblico si conquista con i risultati che la squadra riuscirà ad ottenere sul terreno da gioco. Se Giorgio Corbelli, o chi lo sostituirà alla presidenza, capirà tutto questo allora il futuro del Napoli sarà in salita. Per ora non ci resta che fare gli auguri alla nuova società.

 Raimondo E. Casaceli

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