BATTUTI DA UN MANIPOLO DI PIVELLI

 

Il Menti si conferma campo inespugnabile per il Napoli. Gli azzurri perdono in modo indecoroso contro un gruppo di ragazzini ben messi in campo da Iachini. Il Napoli anche stasera come in tante occasioni quest’anno ha deciso di non giocarla proprio la partita. Le statistiche del match parlano chiaro: 0 tiri verso la porta vicentina. Le lacune del Napoli non sono solo tecniche ma sono soprattutto psicologiche. Intanto diciamo che il Napoli non è una squadra ma una accozzaglia di individualità che di tanto in tanto decidono di fare qualche giocata. Gli azzurri salvo qualche eccezione sono dei giocatori senza mentalità, senza carattere e che hanno dei vuoti di concentrazione che incidono in modo determinante nei risultati della squadra. Il Napoli salvando il giovane Esposito sembra che sia andato a Vicenza a fare una gita premio. La squadra non ha lottato, non ha rincorso i suoi avversari, ha disputato la solita partita patetica senza creare una minima occasione. Ci sono dei giocatori che si sono fatti mettere in riga e umiliare da una banda di carneadi presenti nella rosa del Vicenza. E’ davvero una vergogna come i giocatori del Napoli che sono molto esperti e che ricevono gli ingaggi più lauti della serie cadetta si siano fatti prendere d’infilata sia sul campo che sull’ aspetto della mentalità, dai giovani virgulti della formazione biancorossa.

Simoni è parso avvilito nel dopo partita, cambiando l’ordine degli addendi i risultati non cambiano. La squadra da sempre l’impressione di essere impotente e che il massimo risultato che può ottenere è quello di 0 a 0.

Ora si va al Delle Alpi ad affrontare un Torino in gran forma e pronto a rilanciarsi per la volata finale. E’ inutile dire che il Napoli deve cercare di venire via almeno con un pari, visto che il calendario per gli azzurri è solo in salita da qui in avanti, con tutti avversari in lotta per la promozione. La classifica in coda è davvero molto corta, ci sono appena tre punti di vantaggio sulla quint’ultima. Sarà meglio che la squadra con Naldi in testa, faccia un bagno di umiltà e pensi a giocare ogni partita con il coltello tra i denti con un solo obiettivo da perseguire: “la salvezza”.                           

 

 

Luigi Giordano                                                  18/3/2003

 

 

INDIETRO