BENETTON
TRATTA IL
NAPOLI
Entro
un mese
sapremo.
Fra un
mese, fra
trenta
giorni,
saremo
tutti a
conoscenza
della
sorte del
Napoli.
Tante le
ipotesi
oggi,
riconducibili
a due
filoni:
finanziamento
o
fallimento.
Se entro
poco tempo
nelle
casse
della
società
non
entreranno
soldi
freschi,
al
fallimento
non ci sarà
scampo. E
questo è
un dato di
fatto. Al
momento,
Naldi
tace. E
questo
silenzio
è
interpretato
in maniera
diversa.
Di sicuro
il
presidente
è al
lavoro per
cercare la
migliore
soluzione.
Ebbene, la
notizia è
che sembra
averla
trovata,
questa
soluzione.
Ad aiutare
il Napoli
sarebbe
pronta la
famiglia
Benetton.
L'indiscrezione
è
trapelata
nelle
ultime ore
e sarebbe
un
riferimento
diretto
alla
trattativa
che Naldi
sta
portando
avanti con
la famosa
cordata
veneta.
Dietro di
essi, ci
sarebbe la
ricca
famiglia
nota per i
vincenti
successi
nel mondo
dello
sport, con
il loro
nome
legato a
vittorie
nel campo
di basket,
pallavolo
e rugby.
Il
cavalier
Luciano Benetton
per la
verità si
è sempre
dichiarato
poco
propenso,
per non
dire
avverso,
ad
investimenti
in un
mondo come
quello del
calcio, un
industria
"a
perdere".
Tuttavia,
il
coinvolgimento
degli
amici
veneti lo
avrebbe
persuaso a
gettarsi a
capofitto
nell'impresa
Napoli.
Dietro ci
sarebbe la
sapiente
regia di
Luis
Gallo,
creditore
del Calcio
Napoli di
4,1
milioni di
euro e
deciso a dare
una mano
al club
piuttosto
che
riavere i
suoi soldi
attraverso
un'istanza
di
fallimento.
Luis
avrebbe
raccolto
attorno
alla
propria
figura non
solo
l'amico
Setten
(sponsor
con la sua
Record
Cucine
durante il
periodo di
presidenza
della
famiglia Gallo)
ma anche
il
cavalier
Benetton.
L'offerta
è pronta,
e
porterebbe
Benetton
ad un
maggioranza
del Napoli
con Naldi
che
passerebbe
a socio
di
minoranza
insieme a
Gallo.
L'offerta
sarà
valutata
da Naldi,
orientato
a dire sì
e a cedere
il Napoli,
salvandolo
dal
fallimento
una
seconda
volta.
Sarebbe la
mossa più
giusta del
presidente,
che
nonostante
tutto
verrebbe
ricordato
come il
vero
Salvatore.
Staremo a
vedere, ma
una cosa
è certa:
presto,
anzi
prestissimo
sapremo la
verità. E
sarà
dentro o
fuori,
senza
possibilità
alcuna di
appello.
Non ci
resta che
aspettare.
Partita
con un
piccolo
maglificio,
la
famiglia
Benetton e
andata via
via
ingrandendosi
fino a
diventare
padrone di
un vasto
impero
economico
che
comprende
attività
tessili e
calzaturiere
(35%),
distribuzione
(30%),
ristorazione
(20%),
equipaggiamento
sportivo
(15%).
A
capo
dell'intero
impero si
trova una
società
finanziaria
denominata
Edizione
Holding da
cui
dipendono
altre
società
finanziarie
capofila
dei
singoli
settori.
Fra le
proprieta
di
Benetton
compaiono Autogrill,
Spizzico,
GS,
Euromercato
oltre a
varie
imprese
dell'abbigliamento
e delle
calzature.
La
famiglia
possiede
anche un imponente
patrimonio
immobiliare
nelle
principali
città
italiane,
europee e
americane,
compresi
alcuni
edifici
storici di
notevole
valore. In
Patagonia
(Argentina),
tramite la
Compania
de Tierras
Sud
Argentino
SA,
possiede
tenute per
900 mila
ettari,
con
allevamenti
di circa
280 mila
ovini, che
coprono
parte del
fabbisogno
di lana
del
gruppo.
Il
gruppo nel
suo
complesso
fattura
circa 8
mila
miliardi
ed ha
circa 26
mila
dipendenti,
compresi
gli
addetti
della
grande
distribuzione.
Le imprese
dedite
alle
attività
tessili,
assieme ad
altre
dedite
alla
produzione
di scarpe
e di
equipaggiamento
sportivo,
formano un
sottoinsieme
dell'impero
Benetton
megiio
noto come
Beneeton
Group.
Quest'ultimo
ha un
fatturato
annuo di
circa
4.000
miliardi e
impiega
circa
8.000
dipendenti.
Oltre che
con
Benetton,
l'impresa
opera con
i marchi:
Sisley,
Zero
dodici,
Nordica,
Prince 5,
Zerotondo,
Undercolors,
Colors of
Benetton,
Rollerblade,
Killer
Loop.
Marco
Santopaolo
17/5/2004
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