BISOGNA RIMETTERSI IN RIGA 

 

Dopo il suicidio con Livorno, la Pompea in questa settimana dovrà recuperare in tutta fretta quella concentrazione, condizione ideale per affrontare i prossimi impegnativi turni di campionato. In una settimana gli uomini di Mazzon dovranno giocare a domicilio a Milano e Cantù, prima di ospitare domenica 31 ottobre la Bipop Reggio Emilia.

E’ impensabile che Penberthy e compagni possano mantenere lo stesso atteggiamento di supponenza avuto con i toscani che li ha portati a firmare una brutta pagina di basket dell’era Maione, e bene ha fatto quest’ultimo a strigliare a dovere gli autori materiali di questo scempio e non quelli vistosi e vulnerabili come Mazzon stesso e Trepagnier.

Con tutto il rispetto per Livorno che ha meritato di vincere, e dei 35 punti di Nicholas, ma rivedendo le immagini televisive della partita si è rafforzata la convinzione che è stata Napoli a perdere la gara, con quelle azioni scellerate che hanno portato i giocatori azzurri a forzare i tiri sempre nell’uno contro uno, e mai imbastendo qualche schema decente che pure il loro tecnico (e, se permettete, siamo testimoni oculari) gli indicava nei vari time out.

Sabato prossimo, esordio in criptato su Sky, la Pompea scenderà sul parquet del Palalido affrontando un’ Armani lanciatissima a riprendere il posto di franchigia faro della Spaghetti League, allenata da Rino Lardo capofila della nouvelle vague dei coach di basket nazionali, con nel roster meneghino gente di grossissimo spessore come Calabria e Singleton. E’ un’ottima occasione, anche catodica, di riscatto per la squadra napoletana.

In chiusura, ci piace segnalare il repentino cambio umorale della tifoseria partenopea che è passata dalla grande esaltazione della vittoria con Pesaro alla profonda depressione con la sconfitta con i labronici: sono entrambi atteggiamenti legittimi ma assolutamente prematuri, come anche qualche recensione di alcuni addetti ai lavori che a mò di Cassandra si vantano di aver profetato sventura. Calma, c’è tempo per aver ragione o torto.

 

                                                  
   Carmine Casella                                    20/10/2004    

 

 

     
              

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