• CALCIO E TV •

24/2/2005
(Luigi Petagna) - I vertici della Rai sostengono che “Tutto il calcio” non chiuderà, il calcio in tv continuerà anche sulla televisione di stato (si fa per dire visto e considerato che dovrebbe essere privatizzata). “Punteremo sulla qualità”, già ma come? La Rai non ha molte idee, soldi non ce ne sono, "Novantesimo minuto" non è più un’esclusiva, quando va in onda sono stati già visti i gol, le azioni, le interviste e di più. Qualità con gli ospiti, forse, dato che inquadrature e filmati migliori non ce ne sono, le immagini sono grosso modo le stesse. Basterà Tosatti, con i suoi commenti puntuali e mordaci? Ormai la tv di stato ha poche frecce al suo arco, mantenere novantesimo minuto ed altre trasmissioni è quasi impossibile, hanno un indice di ascolto non elevato, nonostante tante persone non abbiano il satellite. Peggio che andar di notte la radio, la televisione la ha letteralmente cancellata. La Rai fra l’altro, sembra, non presenterà offerte per i diritti in chiaro e potrebbe rinunciare in partenza a tanti eventi, non solo il calcio. Ed allora come sopravvivranno trasmissioni leggendarie come Novantesimo minuto? E’ diventata dura, anche Quelli che il calcio, trasmissione show che aveva un discreto successo, va incontro alle sue difficoltà, vedere la gara in diretta attrae di più la gente, pure se non c’è la propria squadra in video e la cosa non è semplice. Neanche si possono eliminare tutte queste trasmissioni, puntare sulla qualità è un’idea ma potrebbe non essere abbastanza. Il calcio cambia con i tempi e la situazione andrà verso un football sempre più televisivo e fra quattro mura, che piaccia o dispiaccia.

 

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