di
Patricia
de Oliveira
CALCIO,
SOCIETà
E CULTURA
Il
Calcio è un sport molto particolare.
L’analisi della attuazione di un
psicologo o di un terapeuta dello
sport in altre modalità sportive
differisce dall'analisi fatta nel
Calcio per fattori vari. Le persone
che dirigono il calcio, quelli che lo
praticano, gli organizzatori e
amministratori hanno ancora una serie
di restrizione all’attività
psicologica nelle Società. Esiste una
forte idea che la presenza del
terapeuta possa rendere pubblica una
probabile crisi nella Società o nella
squadra e staff tecnico. Molti
fattori, alla fine, contribuiscono
nella crescita di questa idea. Ad
esempio, tante persone vedono ancora
la psicologia come una scienza
totalmente curativa, non riuscendo ad
vedere la sua sfera preventiva.
Esiste,
quindi, una questione culturale che
mette a rischio l’ingresso del
terapeuta, dei professionisti della
psicologia nelle Società Sportive di
Calcio.
In
risposta a questo possiamo osservare
che i terapeuti sviluppando il loro
lavoro più nelle squadre minori che
nelle squadre professionistiche,
giustamente per lo sguardo
pregiudicato della nostra cultura
occidentale (la paura della malattia,
della pazzia) e anche per la
preoccupazione che molti allenatori di
squadre professionistiche possiedono
di perdere la voce dell’ordine, la
voce del comando davanti ai propri
ragazzi, il ruolo di capo
all’interno dello staff. In verità
sappiamo che non è così. Il
terapeuta dello sport è soltanto uno
in più dentro dalla commissione
tecnica. La resistenza che un
terapeuta dello sport soffre
all’inizio del suo lavoro nasce
dalla mancanza di informazioni
sull’obiettivo e benefici che lo
sviluppo di un progetto terapeutico può
offrire ad una squadra di calcio
oppure a qualsiasi altra modalità
sportiva, sia in gruppo o individuale.
Nel
Calcio, questa forma di indifferenza
davanti al terapeuta è solo il
riflesso di una postura culturale
vissuta dai clubs, che danno priorità
al capitale investito ed al lucro.
Difficilmente si pensa al benessere o
ad un migliore reddito dentro o fuori
dei campi. Tuttavia, è importante
dire che una ottima prestazione è
direttamente legata al successo ed al
lucro di una Società
Sportiva/Azienda.
Il
Calcio, come gia abbiamo detto
precedentemente, è un sport che si
occupa delle masse e della
mobilizzazione degli stati passionali
dell’anima. La Sociologia dello
Sport riconosce, ricerca ed inoltre
approfondisce i movimenti sociale che
circondano il calcio. Quest’è
ancora una parte degli studi dello
sport poco esplorata.
Il
Calcio, senza dubbi, è un sport che
si è evoluto molto.Questa linea
temporale di evoluzione e profondi
cambiamenti nelle sue regole, nella
sua pratica e nei suoi personaggi,
rappresenta un campo sufficientemente
significativo per i sociologisti dello
sport. Qui ad esempio possiamo parlare
di Pelé e Maradona. Talenti di tempi
diversi, del calcio diverso.
Situazione imparagonabile. Poi,
possiamo mettere ancora Mardona e
Ronaldinho, oppure la Nazionale
Italiana del tri campionato e quella
di oggi. Sono tante le situazione del
calcio che hanno seguito la linea
dello sviluppo e cambiamento.
Lo studio critico, distante e
sistematico dei fenomeni sociali, è
la caratteristica principali della
sociologia. Studiare sociologicamente
il calcio significa realizzare una
inchiesta critica, distante e
sistematica della natura, del
significato e delle conseguenze del
calcio come una grossa istituzione
sociale. Il gusto o la passione per un
determinato sport non esiste
naturalmente nella nostra anima come
presuppone il buonsenso. Esiste nel
collettivo, nel nostro ambiente
sociale che ci trasmette questo
sentimento nello stesso modo in cui la
scuola ci insegna leggere e scrivere.
Impariamo a rapportarci a certi gusti
ed a certe pratiche culturali.
Così,
l’inizio per la comprensione
sociologica del Calcio sarà
affrontarlo come un fatto sociale, cioè,
come qualcosa costruita socilamente,
che esista fuori della coscienza
personale di ognuno di noi, ma che se
mette in mezzo come una forza
imperativa, capace di penetrare
intensamente dentro al nostro
quotidiano, influenzando le nostre
abitudini.
Dedico
questo articolo alla squadra degli
Azzurrini, ai piccoli talenti che sono
arrivati alla fine brillantemente, ai
tifosi del Calcio Napoli che gli hanno
dato la forza necessaria con allegria
e amore. Dedico al mio amico Natale
Marzullo ed a Gigi Cafarelli che si
sono tanto impegnati per arrivare alla
Gloria... Ragazzi, avete fatto una
stagione bellissima...
Dott.ssa
Patricia de Oliveira
Musicoterapeuta
e Psicologa
Specializzata
in Terapia della Comunicazione
e
Terapia nello Sport
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