CAMBIANO GLI UOMINI, LO STILE RESTA…

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Quando Italo Castellani fu ingaggiato dal Napoli con un curioso contratto a termine, sprazzi di ottimismo si fecero largo nell’ambiente azzurro, confidando che il cambiamento ai vertici del settore tecnico avrebbe garantito maggior competenza ed abilità nelle scelte di mercato.

Compatibilmente coi vincoli di bilancio della società partenopea, sia chiaro: sotto questo aspetto nessuno si lasciava conquistare da facili illusioni.

Pur concedendo fiducia al neoconsulente di mercato del Napoli, fu subito detto a chiare lettere – anche dalle pagine di questo sito - che era importante vigilare, per evitare che, mutati gli uomini, nulla mutasse della sciagurata linea gestionale della società.

Le speranze sono andate deluse.

Nulla è cambiato, rispetto alle strategie masochiste, tese a decimare un organico già carente, privando peraltro la squadra degli elementi di maggior spicco e - ciò che è più grave- più difficili da sostituire. Difficile fare peggio di quanto si è fatto finora, eppure ci si sta tentando.

Gli esiti dell’opera del nuovo diesse a tempo lasciano esterrefatti.

Via Jankulowski e Bocchetti, dentro Iacquinta e Binotto.

La mossa di mercato rende di fatto sterile l’unica fonte efficiente del gioco del Napoli, che De Canio era riuscito faticosamente ad organizzare.

Servono soldi, è vero, ma non si può non ribadire la miopia gestionale di chi rischia di gettare al vento decine di miliardi di maggiori introiti che sarebbero garantiti dal ritrovato entusiasmo del pubblico partenopeo, dal merchandising indotto, dai maggiori introiti pubblicitari. Tutto sacrificato per evitare un investimento tutto sommato piuttosto modesto.

Le vicende societarie si susseguono giorno dopo giorno come tendenti ad un risultato apparentemente inspiegabile. Ossia, fare di tutto perché il Napoli non vada in serie A, per fini difficilmente intuibili da chi non conosce a fondo le carte della società, ma forse comprensibili a chi conosce con dovizia di particolari i bilanci e gli accordi tra Ferlaino e Corbelli. Interessi di mezzo ve ne sono eccome, ma purtroppo non coincidono con quelli della squadra.

In questo marasma qualche parola andrebbe rivolta ai tifosi.

Contro la Salernitana si attende una grossa risposta del pubblico.

Solo parole di encomio, quindi, per il calore che i napoletani danno alla squadra in un momento così delicato. Nient’altro.

 

di Marcus

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