CAMPI FREDDI DI NOTTE

 

Come sempre tutti i campionati ripropongono le medesime polemiche, in questo periodo dell’anno, si parla dei campi gelati, del freddo, degli incidenti sui campi malandati, sull’opportunità di giocare di sera le partite. E’ noto che in inverno, soprattutto al nord la temperatura spesso è proibitiva: i campi sono gelidi, a volte ghiacciati. Moratti si lamenta, per le troppe notturne dei suoi  giocatori, perché ha perso Crespo in un infortunio su un campo gelato. Durante i mondiali del 90’, nel nostro paese, i campi erano a posto, furono spesi un’infinità di quattrini per renderli funzionali, dopo molti terreni sono tornati in condizioni disdicevoli; non si può aggiustarli una volta per tutte? Perché sono stati rimossi alcuni manti erbosi dopo i mondiali? Sembra che le enormi coperture degli stadi favoriscano un dannoso effetto serra, che impedisce la buona crescita dell’erba. Quanto riguarda la stagione fredda, invece di dare due settimane di feste natalizie, si poteva giocare almeno una giornata e fermare il campionato per il mese di Gennaio o cancellare i posticipi da Gennaio fino a Marzo, assurdo giocare certe partite con un clima troppo rigido in alcune zone d’Italia.

 La premier league è andata avanti a Capodanno, da noi le feste non si toccano. E’ logico che gli anticipi ed i posticipi tocchino quasi sempre alle squadre di bacino d’utenza superiore, ma con le temperature bassissime non è bello giocare di sera, anche per gli spettatori è un sacrificio andare a vederle. Ci vuole tanto a risolvere un problema che non appare fra i più impossibili del nostro calcio? Parlatene potenti del palazzo, vedrete che non è difficile, vi troverete meglio tutti.

 

di Luigi Petagna                                                             16/01/2003

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