CANE E GATTO
Ieri, 13 settembre dell’anno di grazia 2001, è stata una data che potrebbe essere ricordata nella storia del Napoli Calcio, Corrado Ferlaino, dopo un lungo periodo di assenza dalla ribalta napoletana si è presentato davanti a microfoni e telecamere per una conferenza stampa dal sapore di novità.
Innanzitutto quello che si è visto è stato un Ferlaino diverso, umile e dimesso con una forte carica umanitaria che distoglieva la mente dai disastri causati dalla stessa persona; l’immagine che si riceveva era quella di un uomo vinto dai suoi problemi e dalla resistenza di una città al puntuale disfacimento di una società sportiva tanto amata.
Allo stesso modo Ferlaino si è dimostrato combattivo verso l’antico alleato, con una mano lo accusava di tutti i recenti disastri del Napoli, come la causa al Palazzo, con l’altra lo invitava a tornare insieme per ricreare quel "matrimonio" che aveva fatto tanto bene alle sue tasche.
La novità comunque è un’altra, per la prima volta l’ex presidentissimo azzurro ha esposto la sua faccia dicendo che è finalmente disposto a vendere la sua quota per il bene del Napoli, anche a Corbelli, il quale ha preso la palla al balzo e poche ore dopo ha comunicato un’offerta di 100 miliardi tramite un’emittente locale,. Ferlaino ha detto ni, cioè si ma alle sue condizioni, non vuole perdere infatti le sue ultime proprietà di valore come alcuni immobili siti nella prestigiosa via dei Mille di proprietà della società di cui Corbelli è ancora socio al 50%.
La situazione ha ancora bisogno di sviluppi ma un piccolo passo in avanti è stato fatto dopo mesi di desolazione e di vergogna, adesso tocca alla città fare la sua parte, sia dal lato dei tifosi, che devono continuare l’ottima resistenza visti i frutti positivi, sia dal lato imprenditoriale con offerte serie di acquisto del pacchetto azionario di maggioranza per un Napoli di nuovo competitivo, visto che, come detto anche da Ferlaino, i potenti dell’economia amano rimanere nelle loro città
Raimondo Miraglia