• CHE FINE HA FATTO IL TIFO GENUINO DEL SAN PAOLO? •

20/1/2005
(Angelo Luca Coscia) - Il pubblico del San Paolo dodicesimo uomo in campo? Da un po’ di tempo a questa parte, sembrerebbe di no. La mitica curva B dello stadio partenopeo, a cui sono legati i ricordi di striscioni e coreografie invidiate in tutta Italia, da un po’ di tempo a questa parte ha smesso di tifare per la squadra. Gli ultras infatti, visti i risultati deludenti hanno deciso di attuare la politica del “Tifo per me stesso” ed infatti da un po’ di tempo a questa parte non si sentono più ne cori di incitamento, ne tanto meno sciarpe e vessilli sventolare al vento. Gli unici cori che si odono sono del tipo: “Noi siamo partenopei” o “Meritiamo di più”, poi via via cori contro le istituzioni ree di aver mandato il Napoli in serie C senza far nulla per evitare il fallimento. Gli unici sussulti si hanno solo quando il Napoli attacca per il resto solo imprecazioni e proteste. “Non tifate, protestate!” è la voce più ricorrente che gira lungo il settore del tifo storico partenopeo segno di disaffezionamento alla maglia dovuto comunque anche ai risultati della squadra che stentano.
Domenica scorsa contro la Fermana, a parte il famigerato “Vogliamo questa vittoria” durante il forcing azzurro, solo contestazioni che tuttavia hanno risparmiato Calaiò dopo l’errore dal dischetto. A fine gara poi sono partiti i soliti fischi nei confronti della squadra e cori che chiedevano la testa di Ventura, puntualmente accontentati da De Laurentiis. Certamente dunque non è una bella pubblicità per un pubblico che molti considerano di serie A al punto tale da convincere Sky ad acquistare i diritti del Napoli anche in serie C.
In settimana diversi lettori di PianetAzzurro hanno segnalato il problema e quello che la società partenopea è costretta a sborsare per le diverse multe in cui incappa per l’indisciplina di qualcuno e la brutta figura che la città fa in tutta Italia.
Come sono lontani i tempi della curva B come luogo di divertimento…
 

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