COLOMBA VOLA VIA

   

Prendiamo in prestito questo slogan molto usato dai sostenitori azzurri allo stadio, per fare il punto sulla gestione tecnica del Napoli, Colomba deve finalmente prendersi le sue responsabilità.

Il mister è sempre soddisfatto dei suoi: “La partita l'abbiamo fatta sempre noi, abbiamo faticato il triplo rispetto a loro. Sono soddisfatto della prestazione”, non osiamo pensare a cosa succederà quando il Napoli vincerà una partita, forse dirà che la squadra è degna della Coppa Intercontinentale; la situazione è seria e va presa con la dovuta onestà intellettuale, ieri la Triestina ha ridicolizzato il Napoli, e faticare il triplo inutilmente non è cosa di cui vantarsi.

Si nota sempre più che l’allenatore ha una idea tutta sua quest’anno del calcio: la difesa ed il centrocampo devono solo pensare a distruggere, mentre l’attacco deve creare gioco e fare gol; ovviamente con squadre messe in campo in questo modo, i risultati negativi sono una logica conseguenza.

Colomba ha il suo alibi nell’organico deficitario e di scarsa qualità, ma incaponirsi nello schierare Troise terzino destro, nonostante le sue ripetute difficoltà ad interpretare al meglio quel ruolo, è un insistito errore tattico. Ieri si è visto qualcosa in tema di possesso palla, perlomeno la volontà di non regalare palla agli avversari gettando palle lunghe, ma con la pochezza tecnica di Vidigal, Cristiano e Saber nel settore nevralgico del campo, non si è sviluppata una sola nitida occasione gol. Perché intestardirsi nel far giocare sempre tre giocatori difensivi a centrocampo, senza inserire un calciatore che provi a giocare a pallone tentando qualche verticalizzazione, qualche lancio ben calibrato, un dribbling o qualche triangolazione? Inoltre che senso ha sostituire Dionigi ad un quarto d’ora dalla fine quando era l’unico che poteva lottare nell’area avversaria e cercare di prendere qualche pallone alto?

Altro appunto che si deve fare a Colomba è di non aver trovato uno schieramento ben definito, cambia tutte le volte (5-1-2-2, 4-4-2, 4-3-3, 4-3-2-1, 5-3-2, 4-3-1-2, ecc.) e questo non fa che aumentare il disorientamento tattico degli interpreti sul terreno di gioco, senza voler entrare nella disposizione sbagliata di alcuni uomini in ogni partita (ieri per esempio Sesa e Ferrarese troppo lontani da Dionigi). Emblematica dimostrazione è il caso di David Sesa, un giocatore che si stava ritrovando, e che Colomba ha distrutto facendolo vagabondare per il campo in cerca di non si sa cosa. Lo svizzero questa stagione è partito come ala destra, poi è stato accantonato, in seguito ha giocato da seconda punta, ala sinistra, trequartista, esterno sinistro di centrocampo, di nuovo ala destra ed anche centrale di centrocampo in una occasione. In questo modo non si dà modo al calciatore di esprimersi al meglio lavorando in una posizione cercando l’inserimento giusto nello schema scelto e l’intesa con i compagni di reparto.

Insomma Franco Colomba sta facendo precipitare la squadra senza che vie d’uscita si intravedano all’orizzonte, il Napoli non segna su azione da tre giornate, prende troppo spesso gol nonostante l’atteggiamento difensivistico e la retroguardia bloccata nella propria trequarti, l’ambiente è in continua fibrillazione, la squadra perde fiducia nei propri mezzi e la zona salvezza inizia ad allontanarsi, ma per Colomba va sempre tutto ottimamente, lui è l’unico a non sbagliare. In realtà sarebbe bene che ripensasse al suo ruolo nel Napoli e che rimettesse, visti i risultati, il gioco espresso e la situazione in classifica,  il proprio mandato nelle mani di Naldi.

10/12/02

Raimondo Miraglia

 

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