CORBELLI
CHIEDE IL FALLIMENTO DEL NAPOLI
I potenziali soci di
Naldi restano Salucci, la Zerofin, i Gallo, una finanziaria inglese e,
ipotesi dell’ultima ora, proprio i tifosi azzurri. Salucci, uomo
istrionico e deciso, ha dichiarato a chi gli chiedeva lumi sulla trattativa
per l’acquisizione del club di Soccavo: “Sistemerò
la vicenda Napoli in un paio di mesi, ma non ho intenzione di lasciare la
guida del Brindisi, soprattutto alla luce della vittoria di Foggia, che ha
rilanciato la formazione rossonera in campionato”. La trattativa con la
Zerofin è in standby , l’ipotesi Gallo per ora è solo un’idea allo
stato germinale, mentre un’incontro ulteriore tra i professionisti di
Naldi ed il gruppo inglese, dovrebbe esserci tra un decina di giorni. Ma
l’ultima idea di Naldi è un qualcosa che l’imprenditore posillipino sta
valutando da tempo. “Il mio nuovo socio? Saranno i tifosi”. Questa frase
pronunciata dopo la trionfale gara col Vicenza in effetti nascondeva una
vera e propria scommessa che il presidente vorrebbe tramutare in un
progetto. Nel futuro del club azzurro ci potrebbe essere una sorta di
azionariato popolare: “Per adesso non c’è nulla di concreto” si è
subito affrettato a chiarire il direttore generale De Leva.
Intanto
continua l’avvicinamento tra squadra ed istituzioni campane preteso da
Naldi. La società sportiva calcio Napoli proporrà al comune di
esporre allo stadio San Paolo la storia del calcio Napoli con materiale d´archivio
originale, oltre che fotografico ed audiovisivo, un 'Museo
della storia del Napoli': "Quest'iniziativa - sottolineano fonti della
società - farebbe parte di un progetto più complessivo che mira a far
vivere l'impianto sportivo non solo in occasione delle gare casalinghe dei
partenopei. Far rivivere lo stadio significa anche far rinascere alcune
strutture create in occasione dei Mondiali che si svolsero in Italia 1990 e
che ora sono abbandonate". Non si esclude in futuro inoltre di
poter trasferire proprio allo
stadio San Paolo la sede amministrativa del club partenopeo.
Intanto
è di
nuovo guerra tra Corbelli e Naldi. L’imprenditore romagnolo - creditore di
31 milioni di euro per il trasferimento del 60% delle azioni del Napoli (che
Corbelli conserva in garanzia) - con una istanza in tribunale ha chiesto il
fallimento della Saf, la Società Albergo Flora di proprietà di Naldi. La
Saf in realtà detiene il 40% delle azioni della Napoli S.A., proprietaria
della S.S. Calcio Napoli, e risulta ufficialmente debitrice dei 30,7 milioni
di euro che Corbelli deve girare a Mediocredito Centrale. Il patron di
Telemarket, attraverso la società immobiliare 1707, proprietaria del Centro
Paradiso di Soccavo, ha anche depositato in
tribunale una richiesta di decreto ingiuntivo nei confronti del Napoli per i
fitti arretrati non pagati, un milione di euro in tutto: "Sono
mesi che la situazione va avanti così-tuona Giorgio Corbelli-. Ora non si
può più continuare. Non ce l'ho con il Napoli ma sono soldi necessari per
il futuro del mio gruppo".
Naldi
intanto passa al contrattacco e minaccia azioni legali e risarcitorie per
gli eventuali danni subiti dalla Saf, a causa della richiesta di fallimento
da parte di Corbelli.
Vincenzo
Letizia
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