CORBELLI ONNIPRESENTE

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Una disponibilità disarmante. Un Corbelli che in questi giorni non ha rifiutato proprio a nessuno di rispondere alle domande che gli venivano poste, un presidente che ha visitato tutte le emittenti campane per far conoscere il suo pensiero, le sue idee, le sue aspirazioni, i suoi progetti, al ritrovato (?) pubblico partenopeo.
Corbelli ha parlato della situazione San Paolo :"Spero di giocarci entro la prima di ritorno: col Genoa, il 13 gennaio" dopo l'incontro con la Iervolino, ma ha ancheparlato del presente e del futuro più immediato che lo vedrà assoluto padrone del Napoli: "È mia intenzione chiudere il discorso con Ferlaino entro il 30 novembre. È vero, ho chiesto ed ottenuto una clausola del contratto che mi consentisse di dilazionare il pagamento, ma farò di tutto per non accedervi. Voglio avere un debito con gli Istituti di credito, ma non con il venditore. Le dilazioni mi consentono di negoziare garanzie e tassi, non avendo l’assillo della data. Ma, ripeto, farò di tutto per chiudere entro novembre. Poi, da dicembre, lavorerò per varare il nuovo progetto-Napoli, anche come organigramma. Un fatto è certo: non tante persone nuove, anche perché sarò spesso presente a Napoli".

Quali impegni economici pensa di onorare prima: tasse, stipendi o i ratei a Ferlaino? "Inizieremo a pagare i calciatori. Sono loro i protagonisti. Una volta ricapitalizzato, ritengo non avremo più stressanti problemi. Voglio dire che anche noi abbiamo difficoltà ad incassare qualche nostro credito...".
Chi saranno i suoi finanziatori nell’acquisto dell’altro 50% del Napoli? "Questa operazione partirà come la prima, quando entrai in società. Con mezzi propri e con i finanziamenti di Istituti di credito, come il Mediocredito che ha già finanziato la prima parte dell’operazione. La decisione di Ferlaino di vendere mi ha colto un po’ impreparato: un giorno prima, era di parere diverso, poi, il suo sì definitivo. Non avevo i denari nel cassetto, ma entro la fine di novembre spero di onorare il tutto. È bene ricordare che Ferlaino non cederà azioni del Napoli, ma le sue azioni della Napoli S. A., società che detiene tutte le azioni del Napoli".
Cosa prevede per il suo Napoli? "Nuovi consiglieri, nuovi collaboratori, anche operativi. Non avendo più impegni a Telemarket, seguirò molto il Napoli e molto Finarte, dove sono azionista di riferimento con il 29.5%. La mia vita la vivrò sull’asse Napoli-Milano".
A cosa ambisce per la sua squadra? "È mia intenzione riportarlo tra le prime 6-7 società italiane; poi, quotarlo in Borsa e rilanciarlo a livello di Juventus, Milan e Inter".
Fallire l'obiettivo serie A sarebe disastroso, per essere competitivi  occorrerà ritornare sul mercato. "Io rimango dell'avviso che questa squadra è molto competitiva. Del resto da quando De Canio ci sollecitò ad intervenire sul mercato sono arrivai Bonomi, Rastelli, Montezine, che ci stanno dando più di una mano. Comunque dopo che De Canio avrà rivisto l’organico, avendo l’infermeria vuota, valuteremo il da farsi. Nessuno però si aspetti un acquisto da 50 miliardi! Un ritocco, forse due, ma senza sconvolgere l’attuale organico, anche se andrà un po’sfoltita la rosa e a tal proposito certamente uno tra Vidigal e Husain partirà, esendo il Napoli copertissimo in quel ruolo. Oltretutto la certezza di risalire in serie A non me la garantirebbe neanche un acquisto da 10-15 miliardi... Se si ritornerà in A, il Napoli avrà un vantaggio incredibile: 90 miliardi in più dagli sponsor, ma chi mi dà certezze di promozione? Il miglior acquisto resta il gruppo formato da De Canio".

Ancora ci sono diversi contestatori, fuori dello stadio, uno striscione ben in mostra sentenziava «Non entriamo perché ancora non ci fidiamo», dentro, per la prima volta, 12.000 tifosi. «Credo che faccia parte della natura delle cose che ancora ci siano degli irriducibili contestatori. Del resto è sempre antipatico doversi ricredere sulle cose. Comunque spetterà a De Canio e alla squadra cercare di riportare tutti allo stadio, col bel gioco, l'impegno ma soprattutto i risultati. Sono contento per chi è tornato, l’ha fatto calorosamente stando vicino alla squadra anche sullo 0-1. Ed è a loro che sento di dover porgere il mio ringraziamento. Il Napoli ha pareggiato la partita, i tifosi accorsi al Santa Colomba l'hanno vinta".

di Vincenzo Letizia

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