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COSE DA MATERAZZI

"E picchia sempre lui? questo nuovo extra pone ormai Marco Materazzi  a pieno titolo tra i cattivi, tra i picchiatori del nostro calcio. Tutta la penisola domenica sera ha visto i segni sulla faccia di Bruno Cirillo; il difensore del Siena ? stato colpito con un pugno al sottopassaggio, tornando negli spogliatoi, dopo la partita Inter-Siena. Ha fatto discutere la decisione presa da Cirillo di mostrarsi davanti alle telecamere subito dopo il fattaccio senza cio? cerotti e bende, di denunciare l’accaduto facendo anche leva sull’emotivit? che pu? essere provocata dalla visione di un labbro spaccato. In seguito ? apparso anche Materazzi, che per la verit? ? sembrato molto meno distrutto di quanto detto dai suoi dirigenti, per sciorinare le solite frasi di circostanza e per chiosare dicendo che ha sbagliato, che pagher? ma che i tempi per scusarsi sono ora prematuri. L’interista ? stato squalificato fino al 29 marzo e, fino a quella data, vedr? il pallone solo sui campi di Appiano Gentile o nelle partite trasmesse in Tv. Il giocatore ha accettato la pena, la societ? non far? ricorso, forse perch? era atteso un verdetto pi? pesante da parte del giudice. La vicenda potrebbe avere strascichi penali, ma Materazzi, bench? recidivo, non pu? essere impazzito all’improvviso; cosa pu? averlo spinto ad una reazione del genere? Va anche detto che c’è un giallo nel giallo; l’ex perugino non era tra i ventidue in campo, non figurava nella lista data all’arbitro prima dell’inizio, cosa ci faceva quindi vicino la panchina nerazzurra? Incitava i compagni? In che modo li incitava? Secondo la versione di Cirillo il tutto nasce proprio l? Materazzi avrebbe pi? volte urlato ai giocatori dell’Inter di puntare proprio Cirillo perch? puntando il difensore del Siena ritenuto scarso, l’azione si sarebbe potuta sviluppare pi? facilmente. Forse tra i due c’è una vecchia ruggine o forse l’interista si ? indispettito per un insulto rivolto alla madre; eventualit? questa, che lo renderebbe comprensibilmente suscettibile essendo la signora Materazzi scomparsa qualche anno fa. Ma in fondo non ha poi molta importanza capire i perch? di certe situazioni, si dice sempre che sono cose che non “dovrebbero? accadere, ma si usa il condizionale perch? si sa che accadono e accadrebbero anche se fossero squalificati tutti quei giocatori che si distinguono per un temperamento fin troppo focoso che li vede spesso protagonisti in analoghe circostanze. Per quanto concerne Marco Materazzi, questo episodio ? il pi? grave ma non certo il primo. Il difensore leccese non deve amare particolarmente la Juve se esult? vivacemente a Perugia alla fine di quella famosa partita che vide i bianconeri perdere il titolo sul filo di lana; la sua euforia fece infuriare Conte, capitano della Juve e leccese come lui. La seconda puntata vide stavolta Materazzi perdente all’Olimpico nel karakiri interista che spian? la vittoria finale alla squadra bianconera; ?i style="mso-bidi-font-style: normal">bravi, cos? fate vincere la Juve? disse ai giocatori della Lazio ritenuti eccessivamente pimpanti per aver niente da chiedere. Antonio Conte, fresco campione, si ricord? dell’episodio di due anni prima e salut? ironicamente il collega sconfitto. ?i style="mso-bidi-font-style: normal">Usa il premio-scudetto per comprarti un nuovo parrucchino? fu la velenosa risposta dell’interista. Fossero cos? le schermaglie in campo sarebbero pure divertenti; ma quando si ricorre ad insulti per il colore della pelle, a sputi, a gesti di violenza che con il calcio non hanno nulla a che vedere, quando alcuni contrasti che pure nascono come normali poi degenerano allora bisogna fermarsi a riflettere e, possibilmente, rendersi conto che se il calcio non ? uno sport per “educande? men che meno lo ? per i “caproni?

 

 

Antonio Gagliardi                                                  4/2/2004

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