CRONACA
DI UN ANNO BALORDO
E’
finito questo orrendo campionato.
Una stagione che doveva essere
quella del riscatto, della
promozione in serie A
e che invece è stata quella
della vergogna, della grossa
delusione e che si è concretizzata
in un anonimo centro classifica.
Quest’anno c’era la grande
occasione per salire di categoria
con ben 6 promozioni a disposizione
ma nonostante una buona campagna
acquisti sulla carta, l’obiettivo
della promozione è stato fallito
nuovamente. Ripercorriamo brevemente
la stagione azzurra e analizziamone
i motivi dell’ennesimo insuccesso.
Tutto inizia il 15 luglio quando
nella festosa cornice di piazza del
Plebiscito viene presentata la
squadra in pompa magna. Sono
arrivati nuovi giocatori come Tosto,
Olive, Bernini, Savoldi, Zanini
ed un nuovo tecnico Agostinelli.
Tutti indistintamente dirigenti,
tecnici e giocatori promettono ad
una piazza festante il ritorno in
serie A. Purtroppo gli auspici
estivi finiranno per non avverarsi
mai. Il Napoli inizia il torneo
subito con una sconfitta casalinga
contro il Como, squadra poi
rivelatasi la più scarsa del lotto
pur avendo tolto agli azzurri la
bellezza di 6 punti! La sconfitta
con i lariani è il primo campanello
d’allarme per una stagione che si
rivelerà ben presto amarissima.
Agostinelli non riesce anche per i
numerosi infortuni, a dare un minimo
di organizzazione e stabilità alla
squadra. Si và in campo sempre con
formazioni diverse e con poche idee
in mezzo al campo. La tragedia di
Avellino con la relativa sentenza di
squalifica del campo per 5 giornate
da il colpo di grazia alla truppa
azzurra. In cinque partite disputate
a porte chiuse ed a campo neutro a
Cambobasso, il Napoli ottiene solo 5
pareggi! Dopo l’ultimo di questi,
una scialba partita con la
Salernitana, Naldi
decide di avvicendare il biondo
tecnico marchigiano con Gigi
Simoni. Il tecnico di Crevalcore
da tranquillità e ottimismo ad uno
spogliatoio in disarmo ed ottiene un
break positivo di punti dopo
l’esordio infausto a Palermo
contro la corazzata rosanero. E’
un Napoli che fa sperare qualcosina
quello che arriva a metà dicembre
ai margini della zona salvezza. Ma
poi una crisi nera con pareggi
scialbi con Bari e Genoa e due
sconfitte vergognose con Albinoleffe
e Como fanno ripiombare nuovamente
il Napoli in zona retrocessione. Il
Napoli ha due grossi problemi, il
primo sull’out destro viene
risolto con l’ingaggio a gennaio
di Del
Grosso, il secondo è
l’attacco che non segna. Per
coprire questa falla, in attesa dei
recuperi di Dionigi
e Savoldi e dell’entrata in forma
di Zanini,
si cerca di ingaggiare Gionathan
Spinesi, ma quando tutto sembra
ormai concluso, Naldi
inspiegabilmente manda all’aria
l’affare. Comunque il Napoli pian
pano con il recupero di Vidigal
e Bernini a centrocampo e il
definitivo accantonamento dei
cataplasmi Marcolin
e Olive, con il ritorno al goal
di Dionigi e il ritrovato momento di
forma di Zanini
riesce a febbraio a cogliere
tre vittorie consecutive con
Messina, Piacenza ed Avellino. Ci si
attende la quarta vittoria ad Ascoli
ma la squadra al Del Duca otterrà
solo un pareggio. Quel momento ha
rappresentato l’unico veramente
nel quale la piazza ha sperato nella
rimonta impossibile, che invece ha
effettuato la Fiorentina. Da quel
momento in avanti, il campionato
azzurro è stato costante, tanti
pareggi qualche vittoria e poche
sconfitte. Infatti quella dello
partite pareggiate è stato il
grosso neo della stagione azzurra.
In un campionato dove la vittoria
conta 3 punti, ottenere poche
vittorie a dispetto di appena 10
sconfitte non può garantire sogni
di gloria. Naturalmente ci sono
delle spiegazioni
per spiegare la pareggite
acuta, ovvero una squadra solida in
difesa ed a centrocampo per avere
dei mediani incontristi e da
battaglia, ma anche una squadra
sterile in attacco, sia per le
polveri bagnate dei suoi punteros i
sia per la mancanza nel centrocampo
azzurro di giocatori bravi ad
inserirsi senza palla nelle aeree
avversarie. Purtroppo la serie B, la
vincono squadre con attacchi forti e
competitivi, il Napoli che a fine
torneo si è dimostrato l’attacco
più asfittico delle 24 squadre non
poteva ambire ad alcun sogno di
gloria. E’ evidente che in sede di
campagna acquisti anche Perinetti ha
fatto i suoi errori, alcuni ruoli
non sono mai stati coperti al
contrario di altri in cui si sono
comprati degli inutili doppioni.
Comunque è finita per fortuna e ci
si affida al prossimo campionato per
tentare l’ennesima risalita, si
spera in A e non verso altre serie
inferiori alla B.
IL
PAGELLONE DELL'ANNO
PROMOSSA
LA DIFESA, ATTACCO BOCCIATO
Manitta:
Ha disputato un discreto torneo, più
alti che bassi, ha subito 32 reti su
40 partite disputate, più che
sufficiente la sua media voti. PROMOSSO
Brivio:
Ha giocatore nell’ultimo scorcio
di torneo, ha dimostrato poco
affidabilità soprattutto nelle
uscite. BOCCIATO
Del
Grosso: Arrivato a gennaio si è
distinto molto per la sua dinamicità
e duttilità su entrambe le fasce.
Merita la riconferma. PROMOSSO
Zamboni:
Tranne qualche battuta a vuoto
comprensibile ha disputato un’
ottimo torneo. Merita la serie A. PROMOSSO
Portanova:
Dopo un inizio in salita in quanto
impiegato sulla fascia destra, da
centrale dimostra di essere uno
stopper puntuale e grintoso, concede
pochissimo alle punte avversarie. PROMOSSO
Bonomi:
Non all’altezza il suo torneo, il
ritorno in pratica non lo gioca
proprio per presunti infortuni. BOCCIATO
Carrera:
Ha sicuramente dato esperienza alla
difesa, pur offrendo prove generose
la sua lentezza non permette che si
possa contare su di lui. BOCCIATO
Tosto:
Uno dei migliori per rendimento, un
pendolino sull’out sinistro,
realizza anche dei goal decisivi. Da
confermare subito. PROMOSSO
Bernini:
E’ il vero polmone del centrocampo
azzurro, un motorino che è stato
penalizzato da diversi infortuni, il
suo contributo è stato fondamentale
nel girone di ritorno. PROMOSSO
Montesanto:
Ha dimostrato di dare compattezza e
spessore al centrocampo azzurro,
certo non ha una grande tecnica però
è uno che si fa sentire sulle
caviglie degli avversari. PROMOSSO
Vidigal:
Il portoghese è stato penalizzato
da diversi infortuni, quest’anno
non fatto stranamente reti tuttavia
le sue prestazioni come esterno
sinistra di centrocampo sono state
sufficienti. PROMOSSOon
ha un grnadel enel rprsunti
infortuni e duttilità su entrambele
poche scv
Marcolin:
La sua lentezza è disarmante, ha
reso ancora meno della scorsa
stagione. BOCCIATO
Olive:
Da lui ci si aspettava molto di più,
invece è venuto a Napoli a fare
vacanza, ha giocato con una spocchia
e una mancanza di grinta
inqualificabile. Si è distinto solo
per i tanti falli. BOCCIATO
Perovic:
Arrivato a gennaio, ha realizzato
qualche goal dando un po’ di
raziocinio al centrocampo. Anche per
lui la lentezza è l’aspetto
negativo che impone una sua
bocciatura. BOCCIATO
Zanini:
Dopo una prima parte di campionato
in cui è l’oggetto misterioso si
rifà alla grande nel girone di
ritorno. Sciorina momenti di grande
tecnica e realizza goals di
pregevole fattura come contro la
Fiorentina e Pescara. PROMOSSO
Dionigi:
Il suo rendimento è stato al di
sotto delle attese, sbaglia tre
rigori decisivi, ha avuto le polveri
bagnate quest’anno.BOCCIATO
Savoldi:
Non ha quasi mai giocato per diversi
infortuni, quando lo ha fatto non ha
affatto convinto. BOCCIATO
Vieri:
Per quelle volte che ha giocato non
ha demeritato, anche qualche rete
importante. E’ utile per la
panchina.
PROMOSSO.
Cvitanovic,
Martinez, Esposito, Pasino,
Montezine, Sesa non
giudicabili.
Agostinelli:
Ha delle attenuanti tuttavia non è
stato capace di dare un gioco ed una
fisionomia alla squadra. BOCCIATO
Simoni:
Ha preso la squadra al
quart’ultimo posto e la ha portato
a metà classifica nonostante i
mille problemi. Certo la squadra non
ha mai entusiasmato però ha il
merito di aver costruito una fase
difensiva molto solida. PROMOSSO
Luigi
Giordano
17/06/2004
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