DEBACLE
IN PIENA SOLITUDINE
Vergogna,
vergogna, vergogna, figuraccia nel
San Paolo deserto contro il Catania
per il Napoli. Una sconfitta
arrivata in un clima surreale con
appena 2000 paganti, record minimo
storico per questa stagione. Un
Catania privo di quattro elementi
cardine(tra i quali Oliveira),
epurati in settimana dal presidente
Gaucci, che veniva da due pesanti
sconfitte con sei goal al passivo è
riuscito con un partita gagliarda e
vogliosa a conquistare l’intera
posta in palio al San Paolo senza
troppe difficoltà. Gli etnei molto
ben messi in campo dal giovante
tecnico Colantuono, hanno
imbrigliato i lenti giocatori
azzurri a centrocampo e
ripartivano molto bene con
folate micidiali in contropiede.
Simoni faceva delle scelte infelici
proponendo contestualmente in mezzo
al campo due statici come Perovic e
Marcolin, quest’ ultimo davvero
inguardabile e subissato di fischi
quando è stato sostituito. I rosso
azzurri hanno puntato sulla velocità
dei giovani Mascara e Berrettoni che
di contro si sono trovati a
fronteggiare il quarantenne Carrerra,
il trentaseienne Brivio, il
trentaduenne Del Grosso, il
trentaquattrenne Marcolin, il
trentaduenne Perovic. Proprio la
freschezza fisica e la maggiore
dinamicità dei siciliani ha fatto sì
che è maturata una meritata
sconfitta per gli azzurri. Davvero
incredibile, come una delle migliori
difese del campionato abbia
incassato tre goals in casa dal
Catania zeppo di seconde linee. Non
è pensabile in ogni caso che una
squadra esperta come quella azzurra,
superiore tecnicamente a quella
etnea, giochi con un tasso di
deconcentrazione così evidente tale
da rendere ingiustificabili degli
errori marchiani in mezzo al campo
di gioco. Si sono potuti notare
tantissimi passaggi sbagliati in
mezzo al campo, anche appoggi a tre
metri. La difesa poi è andata
completamente in bambola sulle
ripartenze catanesi, Carrera e
Portanova ridicolizzati
completamente dalla coppia offensiva
costituita dai virgulti molto bravi
tecnicamente Mascara e Berrettoni,
autore quest’ultimo di uno
splendido goal. Il gioco offensivo
è stato sviluppato in modo
approssimativo, con lanci alla “viva
il parroco” che erano preda
della difesa siciliana. Non c’è
sembrato di vedere la determinazione
giusta nei giocatori scesi in campo
stasera. Basta vedere il rigore
fallito da Vieri, è arrivato sul
dischetto con scarsa convinzione di
realizzare. E’ vero così come
dice Simoni, il Napoli è rimasto
solo, non c’è società, non ci
sono obiettivi di classifica, non ci
sono i soldi ma se non c’è
nemmeno più l’affetto di tifosi
allora è molto grave, significa che
davvero il calcio Napoli sta per
chiudere i battenti!
Luigi
Giordano
16/05/2004
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