DI TRASFERTA IN TRASFERTA
Per il povero tifoso del Napoli, nubi fitte si addensano all’orizzonte, senza che si possano scorgere le minime avvisaglie di sereno.
Questa volta, a dir la verità, ci riferiamo alla incresciosa situazione logistica in cui versa il Calcio Napoli.
Lo stadio San Paolo , il vero e proprio tempio del calcio partenopeo, non è ancora in grado di accogliere la squadra, in un momento delicatissimo per le sorti del campionato. La formazione comincia a scrollarsi di dosso le paure e le insicurezze croniche che ne avevano pesantemente condizionato i risultati, giungendo ad esprimersi a livelli, se non proprio otttimali, almeno forieri di risultati positivi.
Vi è che finalmente il team pare essere in grado di battaglie per un traguado ambizioso, grazie all’apporto di qualche innesto ( Motezine) autore di gare sempre vivaci, che si propone come traino per gli altri, forte anche della pregevole carica agonistica. Manca lo stadio appunto. Non è questa la sede per eccedere nelle polemiche nei confronti di chi gestisce l’impianto che, lo ricordiamo è stato "vittima" di quella sciagurata nottata di pioggia di metà settembre. Si deve sottolineare però, e qui parliamo da tifosi, che il massimo sforzo è sempre insufficiente , per ridare una "casa" ai giocatori di De Canio. Un terreno amico, che nel calcio ha sempre avuto il suo peso: giocare in casa dà sempre qualcosa in più.
Avere a disposizione quest’arma nel possibile momento della svolta, avrebbe costituito un carburante estremamente esplosivo per le prestazioni dell’undici azzurro. E via! Avanti così, sospinti dall’onda del San Paolo, in attesa dei rinforzi di gennaio che il neo proprietario Corbelli ha promesso. La via purtropppo non è interamente praticabile. Lo stadio, secondo i bene informati, diverrà agibile,nella migliore delle ipotesi, solo nel mese di gennaio.
Ma quando gli uomini di De Canio torneranno a calcare l’erba del San Paolo saranno più forti di prima, con l’assetto di gioco migliorato, con una migliore amalgama e con un organico più completo e competitivo.
L’erba del San Paolo sarà l’ultima spinta, l’ultimo trampolino, forte di quel caloroso pubblico che mai deluse , verso quel traguardo che attende soltanto d’esser raggiunto.
Forza azzurri, tocca a voi farci sognare!
Markus