E ADESSO BASTA

 

Troppe le prepotenze,  le violenze, le intemperanze nel mondo del calcio, non sono contento di tornare su un argomento già trattato, ma purtroppo devo farlo; l’ennesimo folle, inconcepibile episodio in questione, successo questa volta a Bari, mi costringe a farlo. Gli assalti ai giocatori del Napoli Bonomi e poi Baldini, l’invasione di campo a Cagliari quando fu pestato il portiere Manitta, del Messina, il finimondo del Sinigaglia, l’agguato ad Oliveira dei suoi stessi tifosi catanesi pare per ottenere una maglia a loro non concessa, poi il barese Bellavista, accusato di non metterci troppa verve. Adesso basta, già era troppo, il limite sembra non esserci. Bisogna prendere decisioni ferme e serie, qualche illuso pensava che un quarto d’ora di posticipo fermasse la violenza…ho sempre avuto l’impressione che questo problema non si volesse risolvere, le connivenze fra società e tifoserie sono chiare, se no come avrebbero fatto i catanesi ad entrare addirittura negli spogliatoi? Il decreto di inizio stagione era una buonissima legge e stava dando ottimi risultati, correggerla non è stato opportuno. Gli incidenti sono ancora di più e per farli smettere bisogna seguire l’esempio inglese, le telecamere già ci sono, bisogna che ce le abbiano tutti gli impianti, infiltrare le forze dell’ordine fra gli altri tifosi, prigione non solo per violenze fisiche, anche per insulti razziali e lanci di qualsiasi oggetto, anche un mese di reclusione per dare l’esempio. In casi gravi si devono rigiocare le gare a porte chiuse.  Inasprire ed applicare le pene, l’esempio deve venire dagli addetti ai lavori, accettare con serenità i verdetti del campo, intelligenza e collaborazione dai tifosi, non dare peso a dichiarazioni faziose di allenatori, presidenti e calciatori. Un’ altra cosa, lo sanno i governatori del calcio, che sulle tribune dei tornei provinciali certe schifezze le vediamo tutte le domeniche e nessuno prende dei provvedimenti? Mi dispiace, lettori, affrontare questo argomento brutto nelle feste natalizie, ma questa è la realtà.

 A proposito, Auguri.

 

di Luigi Petagna                                                             24/12/2002

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