E BRAVA LA PICCININI

   

  

Prima o poi qualcuna doveva farlo; la moda dei calendari avanza inarrestabile (in un’edicola ne abbiamo visti esposti quattro diversi) ed era lecito attendersi che bussasse anche allo spogliatoio delle nostre pallavoliste.

La porta è stata aperta da Francesca Piccinini. La ventiquattrenne schiacciatrice toscana in forza alla Foppapedretti Bergamo ha accettato di posare senza veli per un’importante rivista maschile.

Le dodici pose di Francesca, più che ai mesi dell’anno, fanno riferimento a dodici discipline olimpiche, perché le Olimpiadi di Barcellona sono il suo obiettivo. “Ho fatto questo calendario per sport, ora in testa ho solo la pallavolo”; il proposito di metter su famiglia con il fidanzato dj Ringo è quindi rimandato.

Francesca Piccinini, nazionale dal ’96, è particolarmente apprezzata sotto il profilo estetico; un sondaggio attuato dalla Cirm per la rivista in questione la vede in testa come l’atleta italiana più sexy.

Sul perché l’abbia fatto c’è poco da dire; lungi da qualsivoglia predica morale (il nudo femminile non ha mai fatto male a nessuno, nelle televisioni e riviste di oggi vengono propinate immagini di reclame molto più volgari e diseducative), è comprensibile che davanti ad ritorno pubblicitario o ad una sostanziosa offerta economica c’è sempre qualcuna che prima tentenna e poi, arrossendo un po’, dice si.

Quando una donna è bella è bella; che male c’è ad esporre il proprio corpo su una spiaggia o su una rivista? La vanità, per quanto sia in larga diffusione nel sesso maschile, è e resta “femmina” e non c’è nulla di più gratificante che essere chiamati dall’editore del giornale per sentirsi dire “la rivista è andata a ruba, abbiamo dovuto triplicare tirature e copie per soddisfare l’enorme richiesta”.

E poco importa se poi questi calendari vengono accuratamente conservati in un cassetto, esposti sugli armadietti delle caserme, sulle pareti delle autofficine o nelle cabine di guida degli autotreni.  

Questo interesse per le pallavoliste è fiorito diversi anni fa; fisici atletici, completi attillati, gare giocate con gli spettatori molto vicini al campo e poi, per il pubblico davanti al televisore, le significative immagini che riprendono l’intensità del match dipinta sul volto delle atlete, i momenti di esultanza, di sconforto per non parlare poi delle imprescindibili inquadrature dei glutei, pardon, delle mani che chiamano lo schema… 

Però, la Picci non sarà affatto l’atleta italiana più sexy alle Olimpiadi se la Nazionale italiana di volley non guadagnerà la qualificazione.

La sconfitta per 1-3 contro il Brasile ha complicato parecchio la vita al sestetto che, solo quattordici mesi fa, era campione del mondo. La Piccinini non è stata schierata dal coach Bonitta per i postumi di uno stiramento e la squadra, ancora sazia del trionfo mondiale, manca di una leader carismatica che la sproni nei momenti difficili. Le grida di Manù Leggeri da sole non bastano più.

Non potrebbe darle manforte Maurizia Cacciatori come ai vecchi tempi? La bella palleggiatrice vive da regina a Tenerife, ma si strugge di nostalgia; c’è la lontananza dalla famiglia, dal fidanzato Pozzecco, ci sono le ossessive attenzioni dei tifosi e dei media e, dulcis in fundo, c’è la Nazionale che è rimasta una ferita aperta.

Certo, il sospirato ritorno è molto improbabile perché le divergenze con il tecnico Bonitta non riguardano solo aspetti tecnici ma, come si dice, tutto è possibile. Abbiamo detto “tutto è possibile”?

Una certa stampa spagnola si è rassegnata a dispetto di offerte di ogni tipo, cifre a nove zeri e assegni in bianco.

Spiacenti, non tutto è possibile; Maurizia un calendario non lo farà mai!   

 

Antonio Gagliardi

                                                                        21/11/2003

 

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