DOMINIO FERRARI

 

 

 

Il cavallino di Maranello trionfa in scioltezza sulle piste ungheresi portandosi in groppa il mondiale piloti e quello costruttori con cinque gare d’anticipo. Non c’è stata storia in questa calda domenica di ferragosto, le rosse guidate con somma bravura dal fuoriclasse tedesco e dal volenteroso brasiliano si sono piazzate rispettivamente al primo e al secondo posto, lasciandosi dietro un agguerrito Alonso che ha cercato in tutti i modi di insidiare la squadra ferrarista. Lo spagnolo, infatti, ha avuto una partenza brillante scavalcando con un potente guizzo le due Bar ma poi ha dovuto arrendersi definitivamente col passare dei giri alla supremazia dei colleghi più dotati. Schumacher con la vittoria di oggi arriva a quota 82 successi in carriera, batte il record di Ascari con sette gran premi consecutivi e, con tutta probabilità, si aggiudicherà nelle prossime gare il suo quinto titolo consecutivo perché l’aritmetica vorrebbe come unico rivale proprio il compagno Barrichello. La gara è stata un monologo fin dal via, le due Ferrari partivano in prima fila e per tutto il gran premio hanno mantenuto la stessa posizione nonostante il solito girotondo dei pit-stop. Quarto, dietro Alonso, si è piazzato Montoya, Button quinto. Da segnalare l’ottima prova di Giancarlo Fisichella che ha chiuso all’ottavo posto conquistando un punticino che da un’ulteriore iniezione di fiducia in vista dell’avventura che dovrà intraprendere la prossima stagione. Anche stavolta le McLaren hanno deluso le aspettative, Raikkonen si è ritirato per problemi alla vettura mentre Coulthard si è piazzato nono dopo una prestazione senza mordente. Tra due settimane si ritorna a correre in Belgio con la certezza di avere già ottenuto il massimo da questo mondiale, ma, conoscendo i due piloti della Ferrari, siamo convinti che non si accontenteranno della matematica ma si spingeranno oltre per infrangere le barriere di record ancora imbattuti. Anche se molti record appartengono proprio alla scuderia di Maranello.   

 

 

 

 

Salvatore Maiorino                                             15/8/2004

 

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