FERRARI, CHE FESTA

 

 

 

Bastava staccare d’altri due punti l’eterno rivale di scuderia per mettere in cassaforte il settimo titolo mondiale consecutivo. Schumacher c’è riuscito conquistando il secondo posto nel GP del Belgio e piazzandosi davanti proprio al nemico-amico Barrichello, dopo una gara caratterizzata da un’infinità di colpi di scena. La protagonista assoluta è stata la safety car fin dal primo giro. Alla prima curva c’è stato subito contatto tra il ferrarista brasiliano e la Jaguar di Webber, poi l’incidente innescato da Sato ha coinvolto Bruni, Pantano e ancora Webber. Quindi la prima neutralizzazione della gara, intanto che alcuni piloti rientravano ai box per farsi riparare le gomme o qualche alettone come nel caso di Barrichello. Quando la safety car si è fatta da parte, sono cominciate le ostilità con Trulli al comando seguito dal compagno Alonso, Schumacher infilato per ben due volte, prima da Raikkonen e poi da Montoya, si piazzava al sesto posto. Dopo 10 giri Trulli effettuava la prima sosta e Alonso, autore di due testacoda a distanza di poche centinaia di metri, si neutralizzava da solo terminando la sua gara tra la sabbia aldilà della pista. Anche Coulthard rientrava mestamente ai box a causa di un problema alla gomma posteriore destra che gli comprometteva definitivamente il sogno di una sperata vittoria finale. Lo scozzese, infatti, avrebbe terminato la corsa solo al settimo posto. Dopo le soste dei piloti al comando, Raikkonen ne approfittava per precedere tutti e si lasciava alle spalle Schumacher che con maestria infilava il colombiano Montoya. Trulli perdeva posizioni rallentando in maniera evidente. A 14 giri dal termine la safety car faceva la sua seconda apparizione in pista a causa dell’esplosione di un pneumatico della vettura dell’inglese Button che pregiudicava, investendolo in pieno, anche la corsa dell’incolpevole Baumgartner. Dopo qualche giro ancora un tamponamento fra Coulthard e Klien neutralizzava per l’ultima volta la gara, dopodiché, nelle rimanenti curve di quest’interminabile GP, Raikkonen tagliava il traguardo davanti al neo campione del mondo. Un terzo posto insperato per Barrichello che aveva recuperato molte posizioni dopo un inizio sfortunato. È stata una gara davvero difficile, Scumacher ha dovuto metter da parte il talento del campione per tirare fuori grinta e determinazione così utili in questi duelli infuocati. Siamo sicuri che il tedesco dei miracoli avrebbe voluto vincere a tutti i costi ma il secondo posto vale più di una vittoria, vale l’ennesima perla di una carriera favolosa, l’avverarsi di un sogno per l’intero popolo ferrarista. La festa può iniziare.          

 

 

 

 

 

Salvatore Maiorino                                             30/8/2004

 

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