FUNZIONA LA DIFESA A TRE

Al di la' della cocente amarezza derivante dal regalo regalone che l'arbitro Palanca ha consegnato  al Messina la gara del Celeste ha comunque dato delle indicazioni importanti al tecnico azzurro. Da oggi, Agostinelli sa che il modulo ideale per il Napoli non può prescindere dalla difesa a tre. Il Napoli non ha prodotto grande spettacolo ma si è avuta comunque netta la sensazione di una maggiore compattezza di squadra con il nuovo modulo predisposto dal tecnico partenopeo. Buona la prova del pacchetto difensivo, ottima la spinta di Tosto a sinistra e Bernini a destra, si è rivalutato anche l'apporto di Vidigal e soprattutto di Olive, finalmente riconsegnati al loro ruolo naturale. Cosa invece non è andato? Innanzitutto, se prima è stato fatto un plauso ad Agostinelli per aver finalmente compreso che il miglior posizionamento in campo dei suoi uomini prevede necessariamente la difesa a tre, va comunque detto che nel momento topico il tecnico di Ancona è sembrato troppo rinunciatario concedendo troppo campo ai siciliani. Non abbiamo francamente compreso la sostituzione di Zanini con Montesanto, quando in panchina si hanno fior di trequartisti. Lascia perplessi anche l'incredibile occasione sciupata da Savoldi e la sciocca espulsione dello stesso centravanti che priverà Agostinelli dell'ex reggino per un paio di gare. In certi casi sarebbe bene mantenere la calma, anche se è ovvio che quando poi un arbitro decide di rovinare tutto è francamente complicato restare lucidi, ma è soprattutto in certi frangenti che si pesa la forza di una squadra.

    

Vincenzo Letizia                                          11/9/2003

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