Un
caos
infinito
intorno
al
Napoli.
Tutti
contro
tutti:
Gaucci
contro
Carraro,
Carraro
contro
Gaucci,
politici
di
destra
contro
politici
di
sinistra,
ed ora
il
Tribunale
contro
il Coni.
Una
guerra
che sta
mettendo
a dura
prova la
pazienza
dei
tifosi
sempre
più
avviliti
da
questa
caotica
vicenda
innescata
prima
dall’incapacità
di Naldi
e poi
montata
per le
lacune
dell’ordinamento
sportivo
italiano
e ora
degenerata
per le
lotte
tra gli
schieramenti
politici.
Tutti
contro
tutti,
impegnati
in una
danza
folle
intorno
alla
carcassa
del
Ciuccio.
Si sta
scherzando
con il
fuoco,
non c’è
dubbio.
I tempi
sono
ormai
ristretti
per
qualsiasi
tipo di
programma
sportivo.
Tutte le
compagini
tra A e
D sono
in
ritiro
da
settimane,
le rose
quasi
del
tutto
allestite
mentre
noi a
Napoli,
per
un’assenza
quasi
totale
delle
Istituzioni
che
hanno
preso a
pretesto
i temi
della
triste
vicenda
societaria
per
belligerare
fra
loro,
rischiamo
a
settembre
di
trovarci
senza
calcio.
E’ una
vicenda
allucinante.
Questa
guerra
in atto
tra
varie
entità
politiche,
rischia
davvero
di
cancellare
del
tutto i
residui
di
passione
del
popolo
azzurro.
Noi di
PianetAzzurro
abbiamo
limitato
al
minimo
indispensabile
il
lancio
delle
dichiarazioni
del
Tizio di
destra o
del
Sempronio
di
sinistra:
in
questa
losca
contesa
tra
politici
noi ci
tiriamo
fuori.
Avremmo
desiderato
che il
dopo
Naldi
fosse
caratterizzato
dalla
presenza
di
imprenditori
meno
nebulosi,
invece
dobbiamo
registrare
il
deserto
più
totale.
Resta
solo
Gaucci,
il solo
che
effettivamente
si sta
impegnando
allo
strenuo
delle
forze
per far
suo il
Napoli.
Non
diamo
giudizi
sull’ex
presidente
del
Perugia:
vediamo
cosa
effettivamente
sarà in
grado di
costruire
e poi ci
esporremo.
La
notizia
è
questa:
Gaucci
comprerà
il
Napoli,
non ne
godrà
più del
solo
affitto.
Osteggiato
dall’intera
Figc, il
presidente
del
nuovo
Napoli,
intanto,
manda in
ritiro
un’accozzaglia
di
calciatori
semisconosciuti
e
prossimi
alla
pensione,
insieme
a sedici
ragazzini
della
primavera
del
Perugina:
ci
auguriamo
che non
siano
questi i
programmi
tecnici
dell’imprenditore
romano
altrimenti
ci
dovremmo
preoccupare
e non
poco.
Dicevamo
delle
guerre
in atto,
cruente,
infinite.
Un
esposto
alla
Presidenza
del
consiglio
dei
ministri
e alla
Procura
generale
della
Corte
dei
Conti
per
l'accertamento
di un
eventuale
danno
erariale
provocato
dal Coni
allo
Stato
per la
mancata
iscrizione
del
Napoli
al
prossimo
campionato
di serie
B è
stato
redatto,
su
incarico
del
Tribunale
di
Napoli,
i
componenti
della
curatela
fallimentare,
Francesco
Fimmanò
e
Alfredo
Contieri.
L'esposto
è stato
deciso a
tutela
del
credito
vantato
dallo
Stato
per
circa 30
milioni
di euro
nell'ambito
del
fallimento:
si
tratta
dei
mancati
versamenti
di
imposte,
in
particolare
di Iva e
Irpef. Proprio
lo Stato
è il
creditore
principale
della
Società
sportiva
Calcio
Napoli
(seguono
i
tesserati,
circa 12
milioni
di euro
e altri
tra cui
il
Comune
di
Napoli)
e la
mancata
partecipazione
del
Napoli
al
campionato
di serie
B
comprometterebbe
le
possibilità
di
ottenere
soddisfazione
per una
parte
rilevante
del
credito.
All'esposto
è stata
allegata
la
sentenza
con la
quale il
2 agosto
scorso
il
Napoli
è stato
dichiarato
fallito
dal
Tribunale
e che
esplicita
le
posizioni
creditorie.
Aspettiamo,
ma il
tempo
passa
inesorabilmente
e qui
non c’è
ancora
traccia
di
alcuna
certezza…
Vincenzo
Letizia
6/8/2004